Attualità venerdì 18 novembre 2016 ore 16:34
I tentacoli pratesi della mafia nigeriana
Arrestato a Prato uno dei 23 membri della spietata organizzazione con base in Nigeria annientata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo
PRATO — Si chiama Black Axe l'organizzazione mafiosa con base in Nigeria azzerata dalla polizia, nel corso dell'operazione scattata stamattina che ha portato a 23 provvedimenti di fermo nei confronti degli esponenti che operavano in Italia. Uno dei 17 arresti già eseguiti è stato a Prato.
"Black Axe - ha detto il procuratore di Palermo Leonardo Agueci - è una struttura protettiva. Un'organizzazione criminale, con ruoli, cariche direttive, un capo. E il suo vice che in seno all'organizzazione assume la carica di ministro della Difesa". Una struttura ferrea e spietata che si occupava in modo diretto o indiretto di attività economiche illecite come la riscossione dei crediti, lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di stupefacenti.
"Grazie a questa operazione che è stata anticipata di qualche giorno perché si temeva la fuga di alcuni componenti centrali dell''organizzazione - aggiunge Agueci - è stato evitato anche il pericolo di possibili contrasti e guerre intestine".
L'inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile e ha impiegato 150 uomini che hanno fermato diversi componenti proprio a Ballarò e in altre città italiane. Tra i fermati c'è anche il capo Festus Pedro Erhonmosele, nigeriano di 26 anni, fermato a Padova, definito Head e ritenuto vertice supremo dell'organizzazione, in costante contatto con il vertice nigeriano e con i membri più autorevoli delle altre articolazioni nazionali, europee e mondiali.
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