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Cronaca venerdì 17 ottobre 2025 ore 13:15

Attentato contro Ranucci, mobilitazione in Toscana

Condanna da parte dell'Ordine dei giornalisti, del Cdr del Tg regionale e del presidente rieletto Eugenio Giani: "Non zittiranno chi fa informazione"

TOSCANA — Un attentato è stato messo in atto contro Sigfrido Ranucci nella notte tra ieri e oggi, venerdì 17 Ottobre. Il giornalista, volto della trasmissione d'inchiesta Report, ha rischiato di essere ucciso da un ordigno collocato sulla sua auto, che è esploso danneggiando anche un altro veicolo e il palazzo in cui abita con la famiglia.

Immediata la condanna unanime di tutto il panorama politico e istituzionale. A cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come appreso dal Quirinale, ha fatto arrivare a Ranucci la sua solidarietà, esprimendo "severa condanna" per il gesto.

Anche in Toscana il coro di voci è stato unanime. Tra queste, quella dell'Associazione Stampa Toscana, con il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti, insieme ai giornalisti e al Cdr della Tgr Rai Toscana, che per le 15,30 ha convocato un presidio di solidarietà davanti alla sede Rai di Firenze, in via Ettore Bernabei. "Esprimiamo grande preoccupazione per l'attentato al collega Sigfrido Ranucci - hanno spiegato in una nota - un gesto che evoca gli anni di piombo e gli ordigni della mafia".

"Un atto intimidatorio inquietante che ci riporta a periodi bui della nostra storia, che pensavamo definitivamente superati - ha commentato Giampaolo Marchini, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana - siamo vicini a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e ai colleghi di Report per questo vile attentato, che rappresenta un attacco alla vita democratica del nostro Paese. Saremo sempre al fianco di chi, come loro, racconta con coraggio anche gli aspetti più oscuri dei nostri tempi".

"Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per il gravissimo atto intimidatorio di cui sono stati vittime - ha detto Eugenio Giani, il rieletto presidente della Toscana - la violenza e la paura non potranno mai zittire chi fa informazione".

Anche il Corecom Toscana, attraverso il presidente Marco Meacci, ha espresso solidarietà e annunciato la sua partecipazione al presidio di fronte alla sede Rai. "A Ranucci e a tutti i giornalisti che ogni giorno lavorano per garantire la piena libertà d'informazione - ha detto proviamo rammarico e sgomento per questo nuovo, e particolarmente grave attacco contro il giornalismo d’inchiesta e la libertà di informazione. Un attacco a un giornalista in prima linea nello svolgimento di inchieste approfondite e che svolge un servizio alla comunità e alla democrazia italiana".

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