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giovedì 05 dicembre 2024

TURBATIVE — il Blog di Franco Bonciani

Franco Bonciani

Franco Bonciani, fiorentino, tecnico, docente e dirigente sportivo, gestore di impianti natatori. Con uno sguardo attento e scanzonato su quello che gli succede attorno

Piovono DPCM

di Franco Bonciani - martedì 03 novembre 2020 ore 10:48

In questa fase della pandemia piovono DPCM come se fossero le autocertificazioni di marzo, a ritmi altissimi.

Il primo ministro col DPCM presentato in tv domenica 25 ha fatto chiudere piscine e palestre, ambienti sorvegliatissimi, e i ristoranti alle 18: ogni sforzo per trovare un motivo sensato alla base di queste scelte che non hanno avuto effetti apprezzabili sulla pandemia è stato inutile, ma mi ha fatto venire in mente una storiella.

Una madre va a parlare con la professoressa di italiano del figlio dopo che questo ha preso un voto bruttissimo nel compito in classe.

Timidamente chiede all’insegnante cosa possa fare per migliorare l’italiano del figlio, e la prof le suggerisce “signora, gli compri un vocabolario”.

Al che la povera donna, con decisione, replica “un vocabolario? A piedi deve andare quel fannullone, a piedi!”. Conte, fra le due, non è l’insegnante.

Quando si critica il Governo di solito a questo punto salta fuori quello che ti dice “facile ragionare così, tu cosa avresti fatto?”.

Perché è vero, il compito è improbo, nel resto del mondo non sembrano messi meglio che da noi, nessuno è infallibile, una certa opposizione non aiuta ed anche all’interno dell’esecutivo non sono tutte rose e fiori, vero, verissimo, sacrosanto. Però…

Non so voi, ma io durante l’estate ho continuato a pensare che il Covid, con un vaccino tanto annunciato quanto ancora improbabile, sarebbe risaltato fuori da settembre.

Ma avevo una sicurezza: non ci avrebbe colto di sorpresa. Ero certo che l’esperienza passata avesse indirizzato scelte e attenzioni degli amministratori pubblici sull’organizzazione della scuola, dei trasporti, della sanità. Era inimmaginabile ritrovarsi al punto di prima, ma mi sbagliavo.

Immaginavo il lavoro certosino all’interno della scuola per modulare spazi ed orari, turni delle classi e dei docenti, attrezzature e presidi medici, regolamenti chiari da esporre e far rispettare nell’interesse comune. Da qualche parte sarà anche andata così, per le non poche realtà con le quali ho avuto modo di confrontarmi, assolutamente no: si è parlato tanto dei banchi con le rotelle, il resto non è pervenuto.

Sui trasporti pubblici, soprattutto quelli metropolitani, anche lì, non ho trovato controlli, scelte di buon senso, interventi che garantissero il distanziamento all’interno di tram, autobus, metro. Mi raccontano di una azienda di trasporti che per portare all’80% la capienza di un autobus ha pensato bene di delimitarne una zona con una catena, col risultato che erano in meno ma stavano stretti uguale.

Sulla sanità si sono fatti scadere a fine settembre i contratti a tempo determinato di medici e paramedici, presi quasi tutti alle prime armi e “tirocinati”, provvedendo solo ora ad assunzioni di altri nuovi che dovranno passare qualche mese a imparare prima di essere affidabili e autonomi. Dotazioni acquistate per le terapie intensive non arrivate a destinazione ed altre perle.

Mi sono sbagliato perché non avevo fatto i conti con un elemento importante, le elezioni del 20/21 settembre.

Un’intera classe politica che ha speso tempo ed energie per cercare voti e non dispiacere agli elettori (e allora via le discoteche aperte, dagliene di movida!) guardandosi bene dal fare scelte “impopolari” ma lungimiranti.

E pubblici amministratori attentissimi a riposizionarsi dalla parte del vincitore anziché stare sul pezzo, prevedere, disporre come si deve, tanto c’è… Immuni!

Un’estate buttata, il Covid non ha aspettato i ballottaggi, ed ora siamo qui, in attesa di Conte e del suo ultimo DPCM a cui dare un senso, con la scuola al palo, le piscine vuote, e a cena presto!

Franco Bonciani

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