Cronaca mercoledì 11 dicembre 2024 ore 19:00
Esplosione nel deposito, sequestrato il sito
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Per procedere con le indagini tecniche e risalire alle cause della deflagrazione, la Procura ha interrotto tutte le attività all'interno del deposito
CALENZANO — L'intero deposito Eni di Calenzano, dove si è verificata la deflagrazione che è costata la vita a 5 lavoratori, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Prato. Si tratta di un passaggio fondamentale per far sì che possano essere svolte le indagini tecniche utili a ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Secondo quanto si apprende, Eni avrebbe richiesto di poter intervenire per smaltire le acque potenzialmente inquinanti prima del sequestro, ma tutta l'attività del sito dovrà comunque rimanere ferma per permettere il lavoro degli inquirenti.
Va ricordato, infatti, che la Procura di Prato ha dato inizio alle indagini seguendo tre possibili capi d'accusa, per il momento contro ignoti: omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Ciò che sin da subito sarebbe stato escluso dai rilievi tecnici è il possibile sabotaggio: nell'area dell'esplosione, infatti, sarebbe stato escluso l'innesco della deflagrazione dovuta a un esplosivo.
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