Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:FIRENZE20°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
martedì 04 novembre 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
«Sir David»: Beckham nominato cavaliere da Re Carlo
«Sir David»: Beckham nominato cavaliere da Re Carlo

Attualità martedì 10 dicembre 2024 ore 19:25

Arpat, "Nube dalla raffineria, in aria concentrazioni trascurabili"

I tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale hanno svolto controlli dopo la deflagrazione e la nube che si è levata dall'impianto



CALENZANO — Le tracce di materiale tossico in aria dopo l'esplosione avvenuta nella raffineria di Eni a Calenzano, che ha provocato la morte di 5 persone, sono minime. Così come i livelli di carburante ritrovati nelle acque reflue.

Lo hanno garantito i tecnici di Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, intervenuti sul sito dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante, per verificare le conseguenze della nube di fumo e le possibili dispersione nelle acque reflue.

Per quanto riguarda la colonna di fumo che si è sprigionata a seguito dell'esplosione, la quota raggiunta è stimabile in 100-200 metri dal piano di campagna, finendo poi per stabilizzarsi per effetto del vento teso in quota. Dai dati della centralina meteo, è emerso come il vento a terra spirasse a circa 9-10 nodi con direzione di provenienza da nord-nord est verso sud-sud ovest. "Grazie alla limitata durata dell'evento, si stima che la nube si sia dispersa in quota in tempi relativamente brevi - hanno affermato da Arpat - di conseguenza, le concentrazioni in aria a livello del suolo, sono state ritenute trascurabili".

Sul versante delle acque, invece, i tecnici dell’Agenzia hanno verificato che l’impianto di trattamento delle acque reflue di risultava in disfunzione a causa dei quantitativi eccessivi di reflui accumulati a seguito della raccolta delle acque di spegnimento. Dato che l’impianto stava scaricando acque non depurate per il traboccamento del troppo pieno nel fosso Tomarello, è stato richiesto immediatamente a Eni di effettuare le manovre per interrompere lo sversamento: le acque sversate, infatti contenevano essenzialmente prodotti schiumogeni utilizzati per lo spegnimento, mentre i residui di idrocarburi sono risultati limitati.

"È stato concordato con il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno di chiudere la paratia del collettore di bonifica nel quale recapita il fosso Tomarello, per gestire in maniera meno impattante il deflusso nei fiumi Bisenzio e Arno - hanno concluso - al contempo, Eni ha attivato Labromare per gli interventi di bonifica e per il ripristino della funzionalità del loro depuratore".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Gravemente ferito, l'uomo di 46 anni è stato soccorso dai vigili del fuoco e dal 118 e poi portato all'ospedale di Careggi con l'elicottero Pegaso
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Qui Ambiente

Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Cronaca

Cronaca