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Attualità mercoledì 23 luglio 2025 ore 15:30

In pellegrinaggio dal Papa per salvare la canonica

7 abitanti del paese di Montegiovi partiranno a piedi per il Vaticano con due asini e la statua di Santa Caterina. Chiederanno un'udienza con il Papa



CASTEL DEL PIANO — Da Montegiovi, piccolo borgo di 150 anime nel comune di Castel del Piano, fino al Vaticano: 7 abitanti del paese sono pronti a partire per un pellegrinaggio con un obiettivo preciso: chiedere un'udienza con il Papa salvare la canonica che rischia di crollare. 

Con la statua di Santa Caterina sulle spalle e due asini, partiranno a piedi il prossimo 30 agosto per un viaggio di due settimane verso Roma. L‘obiettivo è un‘udienza con il Papa, per attirare l‘attenzione pubblica sul problema e chiedere aiuto, portandogli le lettere di altre piccole comunità incontrate durante il viaggio.

Il cammino verso Roma, tra paesi e fattorie, tende e rifugi, sarà ripreso dal regista Davide Tisato, originario di Montegiovi, telecamere in spalla al fianco dei viaggiatori. Infatti, la storia sarà protagonista nel suo documentario “Il Nostro Miracolo”.

"Da troppi anni - spiegano gli organizzatori- la canonica del paese versa in uno stato preoccupante e le istituzioni responsabili si rimbalzano le responsabilità. Davanti a questa incuria, gli abitanti decidono di passare all‘azione, dopo averne lungamente discusso negli ultimi mesi".

“Da tre anni vivo nuovamente nel mio paese natale in Italia, che i miei genitori avevano lasciato trent'anni fa per trasferirsi in Svizzera, a causa della mancanza di prospettive. - ha dichiarato il regista Davide Tisato - Ma il Montegiovi che ho conosciuto da bambino, che mi ha sempre trasmesso sicurezza e un forte senso di comunità, oggi rischia di scomparire. I giovani se ne vanno, mentre gli anziani ci lasciano sempre più numerosi. Lo spirito comunitario un tempo vivace ha lasciato il posto a un pessimismo che minaccia di soffocare il luogo. La fatiscenza della canonica, che è sempre stata l’orgoglio del paese, è la punta di un iceberg che rende evidenti i problemi di abbandono di Montegiovi. Quando le infrastrutture che la Chiesa o lo Stato dovrebbero mettere a disposizione della popolazione cadono in rovina, la fiducia in queste istituzioni svanisce. Montegiovi diventa così il simbolo di un sistema e una visione ingiusti nel nostro paese, in cui l’attenzione viene prestata solo ai centri urbani o turistici, variamente redditizi. A Montegiovi abbiamo deciso di opporci a questa lettura politica del territorio e così, insieme agli abitanti del paese, ho deciso di impegnarmi per la nostra comunità con questo progetto. Forse è l'ultima occasione che abbiamo, visto che siamo rimasti ormai poco più di 150 abitanti. Per restaurare la canonica fatiscente e destinarla a scopi comunitari, ci vorrebbe quasi un miracolo, che potrebbe diventare realtà grazie alla nostra coesione, alla nostra convinzione e all'auspicata influenza papale.”


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