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Cronaca giovedì 06 maggio 2021 ore 15:54

Ceccarelli indagato nell'inchiesta sulla gara Tpl

Vincenzo Ceccarelli
Vincenzo Ceccarelli

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, è coinvolto nell'inchiesta sulla gara regionale per aggiudicare ad un unico gestore il servizio Tpl



FIRENZE — Vincenzo Ceccarelli, ex assessore regionale ai trasporti e oggi capogruppo del Pd in Consiglio regionale, è indagato nell'inchiesta della procura fiorentina su presunte irregolarità nella gara bandita dalla Regione per assegnare ad un unico gestore il servizio di trasporto pubblico locale in tutta la Toscana. La gara a suo tempo fu aggiudicata ad Autolinee Toscane del gruppo francese Ratp ma il consorzio Mobit, formato dai vecchi gestori toscani del servizio, ingaggiò immediatamente un intricatissimo contenzioso legale, ad oggi non ancora concluso, innescando anche l'inchiesta della procura per turbativa d'asta e falso in cui è indagato anche l'ex governatore Enrico Rossi.

"Sono sorpreso ma sono anche certo che riuscirò a dimostrare la mia correttezza - ha commentato Ceccarelli - Mi sono occupato della gara per il trasporto pubblico su gomma in Toscana per 7 anni, con un unico obiettivo: tutelare l’interesse dei cittadini e dei lavoratori del settore. La storia si può leggere nel percorso oltremodo difficile che abbiamo dovuto seguire per dare ai toscani un servizio pubblico di livello europeo. Per anni siamo stati esposti sulla graticola, abbiamo dovuto parare colpi piovuti da tutte le parti, difenderci nei tribunali amministrativi. Insieme al Presidente Rossi e a tutti i dirigenti regionali che ci hanno supportato con competenza e professionalità abbiamo superato ogni ostacolo, con la convinzione che la legalità e l’interesse pubblico dovessero in ogni caso prevalere". 

"Anche in questi giorni, in Europa si stanno avviando procedure nei confronti degli enti inadempienti - ha sottolineato Ceccarelli -  Lo scorso anno, abbiamo appreso dell’inchiesta penale avviata dalla Procura di Firenze ed ero rimasto quasi sorpreso del fatto di non essere indagato insieme a quelli che erano stati i miei compagni di viaggio. Oggi, a pochi giorni dalla seduta del Consiglio di Stato che dovrà di nuovo pronunciarsi sulla legittimità del percorso di gara, scopro di essere anch’io tra gli inquisiti. Non conosco ancora niente di quelli che sono gli elementi sulla base dei quali è stata formulata l’ipotesi accusatoria nei miei confronti, ma so bene di aver agito sempre entro i confini della legge e nell’interesse pubblico. Per questo mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti, nei quali nutro piena fiducia, con l’intenzione di offrire totale collaborazione al fine di giungere in tempi rapidi a chiarire la mia posizione. Voglio anche ringraziare pubblicamente gli uomini della Guardia di Finanza che, con grande professionalità e correttezza, hanno eseguito il mandato di perquisizione che gli era stato affidato, peraltro senza sequestrare alcunché, e ringrazio anche tutti coloro che in queste ore mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, ad iniziare dai consiglieri regionali del Pd e di Iv".


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