Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 08:56 METEO:FIRENZE17°30°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
domenica 07 settembre 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Il raid dell'Ice nello stabilimento Hyundai in Georgia: lavoratori sudcoreani ammanettati e portati via in catene
Il raid dell'Ice nello stabilimento Hyundai in Georgia: lavoratori sudcoreani ammanettati e portati via in catene

Brevemondo domenica 07 settembre 2025 ore 06:30

Cina nel mondo, Europa, Israele e Palestina

Roba dell'altro mondo in Cina con Xi Jiping, i Paesi "volenterosi" si dicono pronti a difendere l'Ucraina e il piano israeliano per la Cisgiordania



. — Benvenuti a Brevemondo. Cominciamo.

L’altro mondo

Alle nostre latitudini i vertici internazionali che radunano leader non europei - rectius, non occidentali - vengono sempre visti come eventi inediti. Per esempio, l’acronimo Brics manda in sollucchero molti. Termine dal sapore esotico ma vagamente anglosassone, nonostante definisca un gruppo di economie emergenti addirittura dal 2009 viene costantemente raffigurato come una novità sconvolgente ancora da decifrare bene. Così, gli appuntamenti come quello recente dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, organismo un po’ più oscuro dei Brics, assumono le tinte fosche di un incontro carbonaro, quasi inconfessabile.

In realtà, incontri come quello che si è tenuto in Cina e che ha coinvolto Russia, Corea del Nord, Iran, India e oltre venti altri Paesi non sono né misteriosi, né vertici delle forze del male del pianeta, come spesso vengono rappresentati qua. Semplicemente, sono momenti in cui l’altro mondo - non il nostro, che siamo abituati a ritenere unico possibile - fa sapere ciò che vuole. Con il presidente Xi Jinping alla testa, i Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai vogliono realizzare “un nuovo ordine globale”. Ciò, in poche parole, significa far finire il predominio statunitense e spezzare l’egemonia occidentale per dar vita a un modello davvero “multipolare ed equo”.

Narendra Modi e Xi Jiping [X Account]

Per noi europei, è stato particolarmente interessante l’ulteriore avvicinamento tra Xi Jinping e il presidente della Russia Vladimir Putin. I tentativi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di blandirlo e di arrivare alla pace in Ucraina per sottrarlo a Pechino, almeno per il momento, non sembrano essere andati a buon fine. Del resto, un paio di settimane dopo l’incontro in Alaska, Putin ha detto che l’alleanza tra Cina e Russia ha raggiunto “livelli senza precedenti”. Un motivo in più per immaginare una conclusione non immediata del conflitto.

I volenterosi fanno sul serio. E l’Italia?

Anche per questo, dopo il discusso incontro alla Casa Bianca dei rappresentanti dei principali Paesi europei, il cosiddetto gruppo dei volenterosi ha delineato la strategia per fornire all’Ucraina delle garanzie di sicurezza. Lo ha confermato direttamente il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha parlato esplicitamente di un impegno preciso di ognuno dei 26 Paesi europei partecipanti a far parte della “forza di rassicurazione”.

Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky [X Account]

L’obiettivo è quello di fornire a Kiev una protezione tramite delle forze di peacekeeping che interverrebbero nel caso in cui la Russia non dovesse rispettare un cessate il fuoco o un accordo di pace. Sono le famose garanzie di cui gli stessi leader europei hanno discusso con Trump a Washington e che, ha rimarcato Macron, dovranno essere presenti “a terra, in mare e in aria”. Sempre come affermato dal presidente francese, il piano dovrà comunque essere discusso con gli Stati Uniti.

Ogni Paese contribuirà in modo diverso, è stato ribadito più volte. Un modo per tenere dentro anche chi, da tempo, ha annunciato la propria indisponibilità a fornire soldati. Come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che mentre Macron parlava si è espressa direttamente con una nota di Palazzo Chigi: l’unico apporto dell’Italia potrà essere tramite “iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”.

Gaza e Cisgiordania nella guerra totale

I primi giorni del mese di Settembre potrebbero essere una svolta per il conflitto tra Israele e Hamas. Il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, infatti, dopo tre mesi di offensive infruttuose per l’eliminazione di Hamas e il rilascio degli ostaggi, obiettivi dichiarati della prima fase dell’operazione “Carri di Gedeone”, ha dato inizio alla seconda fase per occupare completamente Gaza. I bombardamenti delle ultime ore, per esempio, hanno distrutto un grattacielo della città.

Bezalel Smotrich al centro [X Account]

In questo clima, anche la Cisgiordania è entrata con forza nel conflitto. Non che fino a oggi, dal 7 ottobre 2023, ne fosse rimasta estranea, ovviamente. Senz’altro, però, rispetto alla situazione della Striscia di Gaza, in Cisgiordania non si è fortunatamente assistito a un simile livello di violenza. Ciononostante, presto la Cisgiordania potrebbe essere travolta dalla storia.

In vista della seduta dell’Assemblea delle Nazioni Unite di fine mese, infatti, con diversi Paesi europei che hanno annunciato di voler riconoscere formalmente la Palestina, il governo israeliano sta considerando l’annessione della Cisgiordania. Una mossa particolarmente gradita al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, esponente della frangia religiosa e ultraortodossa dell’esecutivo e della popolazione israeliana. L’idea, ha detto, è quella di “rimuovere una volta per tutte” questa idea della Palestina.

Il pezzo della settimana

Ha colpito il dialogo che Putin e Xi Jiping hanno avuto sulla possibilità di “diventare immortali” che la scienza e la tecnologia garantirebbero. Un sogno che - diciamolo - hanno quasi tutti. Ma che esternato da due degli uomini più potenti del mondo fa pensare e, soprattutto, riflettere anche sulla concezione del potere che i due hanno. Evidentemente figlia di un certo sostrato culturale e storico. In un pezzo su Politico, la giornalista Elena Giordano ha provato a spiegare quella “meccanica della vita eterna”. Si legge qui.

La canzone della settimana

E a proposito di “meccanica della vita eterna”, non potevano che essere i Queen ad accompagnare questo finale di Brevemondo.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Queen - Who Wants To Live Forever (Official Video)

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno