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Lavoro lunedì 01 dicembre 2014 ore 11:00

Sciopero Cisl del pubblico impiego

Servizio di Francesco Sangermano

I lavoratori della scuola e degli enti pubblici sono scesi in piazza per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da sei anni



FIRENZE — Manifestazioni e presidi si sono svolti a Firenze (dove un gruppo di lavoratori ha messo in atto un presidio sotto la prefettura), Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca e Pistoia così come a Pisa e Massa Carrara. A Siena non sono state previste manifestazioni a causa della concomitanza con la festa di Sant’Ansano, patrono della città.

Oltre a chiedere il rinnovo del contratto, i lavoratori denunciano l’inefficienza organizzativa della pubblica amministrazione, gli sprechi nella gestione affiancati a tagli senza criterio, la mancanza di innovazione e di qualità, che meritano i cittadini ma anche chi nel settore pubblico lavora. La macchina pubblica va riformata a fondo, ma per farlo servono politiche serie, non bastano gli annunci e gli spot del Governo. 

“In un Paese che dice di voler puntare sul futuro - sottolinea Mauro Spotti, segretario della CISL-FP di Firenze e Prato - il lavoro pubblico è una risorsa, oggi svilita a causa di poteri e interessi contro i quali il Governo Renzi si ferma e gioca a dividere per il suo personale consenso, non per il bene del Paese. La situazione peggiora ogni giorno. Quello di oggi non è solo uno sciopero, ma una giornata di mobilitazione sociale, per informare i cittadini dei rischi che corrono di vedersi tagliati i servizi, per via di un Governo che non sta affrontando i nodi e le inefficienze vere della macchina pubblica.” 

“Da troppi anni – afferma Antonella Velani, segretaria della Cisl scuola di Firenze e Prato - i lavoratori della scuola attendono il rinnovo di un contratto che tutti i governi hanno disatteso. Dopo l'ennesimo rifiuto ad aprire un tavolo di discussione l'unica risposta è lo sciopero della categoria, unito a quello di tutti gli altri dipendenti del settore pubblico che vivono lo stesso disagio. Mi auguro che la partecipazione sia ampia perché un segnale forte come una intera giornata di sciopero serva davvero a richiamare l'attenzione sui problemi irrisolti che la scuola affronta da anni con le sole forze dei lavoratori nel totale disinteresse governativo. Tutti i governi riconoscono l'importanza della scuola, ma nessuno affronta davvero il disagio profondo che la attraversa.”

Solo in provincia di Firenze sono circa 40 mila i lavoratori coinvolti: oltre 7.500 in sanità pubblica, circa 9.000 nelle autonomie locali (Comuni, Province, Regione e Agenzie), 4.500 nelle strutture dei Ministeri e delle Agenzie fiscali, oltre 650 negli Enti pubblici non economici (Inps, Inail e uffici di riferimento), circa 16 mila della Scuola (docenti e personale ATA), cui si sommano le diverse migliaia di lavoratori della sanità e del settore socio sanitario privato.


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