Attualità lunedì 18 gennaio 2016 ore 18:00
Confagricoltura difende la legge Remaschi
Il presidente Miari Fulcis: "L’azione della Regione non è un premio a cacciatori o commercianti di carni ma impegno a difendere lavoro e paesaggio
FIRENZE — Confagricoltura Toscana interviene dopo il lancio di una petizione popolare, corredato di flash mob, contro l'approvazione della nuova legge regionale per il contenimento degli ungulati.
"In Toscana non esiste un ambiente selvaggio ma uno splendido ambiente creato, sviluppato e gestito dall’uomo - si legge in una nota firmata dal presidente Francesco Miari Fulcis - Bene fa la Regione a voler ripristinare un’equilibrio necessario quanto impellente per tutelare ambiente e lavoro che sono la fonte primaria della bellezza della Toscana e dell’operosità degli agricoltori oltre alla piaga degli incidenti sulle strade, oramai migliaia l’anno".
"Rispetto il pensiero di tutti ma non ammettiamo che venga ignorantemente messo in discussione l’impegno che la Regione, dopo lunghi studi ed approfondimenti, si è assunta per ripristinare un ordine delle cose - continua il presidente di Confagricoltura - Gli agricoltori sempre più combattono contro enormi danni dovuti alla presenza di cinghiali, caprioli, lupi, cervi, cornacchie ecc. che stanno peraltro distruggendo gli equilibri interni allo stesso mondo dei selvatici".
"Nelle nostre campagne non si vedono più passeracei, pettirossi, lepri, fagiani, mentre abbondano piccioni, gabbiani, taccole e cornacchie - conclude Miari Fulcis - In pericolo non vi è solo il paesaggio e l’agricoltura ma bensì un equilibrio che solo trent’anni anni fa, prima della scellerata introduzione di razze non autoctone, era un altro dei nostri punti di forza. L’azione della Regione non è e non deve essere un premio ai cacciatori o ai commercianti di carni ma un impegno a difendere lavoro e paesaggio".
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