Attualità mercoledì 25 gennaio 2017 ore 16:10
Studenti faccia a faccia con l'orrore di Auschwitz
Seconda tappa nei luoghi dell'Olocausto per gli studenti toscani del Treno della memoria, promosso dalla Regione. La visita a Auschwitz
CRACOVIA — La neve ha accompagnato a tratti la visita odierna dei 560 studenti del Treno della Memoria al principale campo di sterminio nazista, Auschwitz I.
A guardare le foto e i filmati, gli oggetti requisiti ai prigionieri, i giocattoli rubati ai bambini, ci si emoziona e si piange. Orrori e pratiche sadiche si nascondono qui, dietro l’apparente normalità di un ex caserma militare costruita dall’esercito polacco negli anni Venti, con i suoi edifici in mattoncini rossi, ordinata come tutte le caserme e dove si è consumato lo sterminio di oltre un milione di persone durante l'ultima Guerra mondiale. Ed il colpo allo stomaco è forse ancora più duro e forte.
Si piange davanti ai capelli, agli occhiali, alle spazzole, alle valige di chi non è più uscito da quel cancello, simbolo della Shoah.
Poi gli studenti si sono riuniti dietro al gonfalone della Toscana e hanno marciato silenziosamente verso il muro della morte usato dai nazisti per le fucilazioni dove è stata deposta una corona di fiori. Poi le parole dell'assessora regionale all'istruzione Cristina Grieco, Eugenio Giani, presidente del Consiglio della Regione Toscana che ha esortato così i giovani presenti a "non discriminare nessuno per razza, credo politico, religione", a rispettare "le libertà civili e i diritti umani". Solo così, ha concluso, "potremo condividere un futuro solidale e carico di umanità per tutti".
L'intervento finale è stato del giovane Bernard Dika, rappresentante del Parlamento degli studenti della Toscana. Ha strappato gli applausi dei suoi coetanei quando ha ricordato quanto sia necessario prendere il testimone dei sopravvissuti è di come non sia "più tollerabile sentire politici e semplici cittadini affermare "American first" o "Prima gli italiani"."
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