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Politica giovedì 26 giugno 2014 ore 16:45
Dire & Fare rimette la città al centro
Al via la XVII edizione della rassegna di buone pratiche amministrative organizzata da Anci Toscana per la prima volta fuori da un polo fieristico
AREZZO — Fino al 28 giugno alcuni palazzi pubblici della città di Arezzo saranno teatro di incontri e convegni dedicati alle buone pratiche amministrative. Un appuntamento fisso quello di Dire e Fare, organizzato da 17 anni da Anci Toscana, che per la prima volta però ha deciso di allestire gli spazi informativi e le assemblee non tra gli stand di una fiera ma nel pieno centro della città.
Obiettivo: recuperare quel rapporto con i cittadini che la crisi economica da un lato e quella della credibilità della classe politica dall'altro hanno progressivamente sfaldato.
Se infatti si chiede al sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, cosa sono per lui le buone pratiche in termini di pubblica amministrazione, la risposta è quasi biblica: "Primo, non rubare".
Buone pratiche però significa anche razionalizzazione delle risorse, in un periodo di forti tagli ai trasferimenti statali. Tagli che hanno già colpito le amministrazioni toscane che, secondo il segretario generale di Anci Toscana, Alessandro Pesci, hanno dimostrato di saper reggere l'urto: "I servizi essenziali non sono stati infatti tagliati - ha sottolineato Pesci - Penso tra le altre cose all'assistenza a chi ha più bisogno, anziani, donne sole, tutti casi di difficoltà di cui i comuni si sono fatti carico grazie a una rete capillare sul territorio".
Dire e Fare ritornerà poi il 2, 3 e 4 di ottobre, questa volta a Lucca.
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