Attualità mercoledì 07 gennaio 2015 ore 14:30
Fdi: "Così il governo ripiana i debiti dei Renzi"
Il finanziamento concesso da Fidi alla società Chil (poi fallita) ripagato dal ministero delle Finanze. I consiglieri regionali: "Premier chiarisca"
FIRENZE — La vicenda, denunciata dai consiglieri Giovanni Donzelli e Marina Staccioli, origina nel marzo 2009 quando "Chil srl della famiglia Renzi, che allora era dirigente in aspettativa della società e presidente della Provincia, a sua volta socia di Fidi, ha chiesto un finanziamento da 437 mila euro". Soldi che, ha ricordato Donzelli, sono poi stati garantiti da Fidi il 15 giugno 2009 ed erogati dalla Bcc di Pontassieve, di cui è presidente Matteo Spanò, amico del premier, il 13 agosto 2009".
Ed è qui che, secondo Fratelli d'Italia, la faccenda si ingarbuglia.
"Nell'autunno 2010 la Chil Post ha ceduto un ramo d'azienda a Chil Promozioni, oggi Eventi 6 presieduta dalla madre di Renzi, e le quote della Chil Post sono state cedute interamente da Tiziano Renzi a Gian Franco Massone" ha proseguito Donzelli. una realtà, quest'ultima, giudicata la "bad company" che è poi andata verso il fallimento e su cui la procura di Genova ha aperto un'inchiesta.
"Il 12 agosto 2011 - ha concluso Donzelli - Chil Post ha iniziato a non pagare il finanziamento quando erano rimasti 263 mila euro da restituire e così il primo agosto 2013 Fidi ha liquidato la Bcc di Pontassieve per la parte restante e il 30 ottobre 2014, quindi con Renzi già premier, la stessa Fidi ha ricevuto dal fondo centrale di garanzia, che aveva controgarantito il finanziamento (pratica che peraltro è stato precisato essere piuttosto diffusa a diverse tipologie di finanziamenti analoghi, Ndr) e che dipende dal Ministero dello Sviluppo economico, 236 mila euro, perdendo nell'operazione 26 mila euro".
Una situazione, insomma, che per i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia significa in qualche modo che "il governo Renzi ha ripianato i debiti dell'azienda della famiglia Renzi con soldi pubblici, mentre ogni 5 giorni un imprenditore si toglie la vita". "Quando le imprese falliscono - ha concluso Donzelli - a pagare sono gli imprenditori, in questo caso pagano i cittadini. Renzi dovrebbe chiedere scusa e restituire quei soldi".
Sull'argomento il consigliere di FdI ha anche presentato una interrogazione al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che sarà discussa nella prossima seduta di aula.
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