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Attualità lunedì 10 gennaio 2022 ore 20:26

Covid, due terzi dei degenti in intensiva è non vaccinato

Eppure i no-vax sono solo il 10% degli italiani dai 12 anni in su. Allarme dei chirurghi: "Troppi ricoveri Covid in intensiva, interventi dimezzati"



ROMA — I non vaccinati contro il Covid rappresentano una minoranza in Italia: ormai sono stati coperti da almeno una dose di siero l'89,4% degli italiani dai 12 anni in su, quindi i no-vax rappresentano il 10,6% soltanto della popolazione. Eppure questo 10,6% riempie due terzi dei posti letto di terapia intensiva e almeno la metà dei posti letto nei reparti Covid ordinari.

Il dato è stato reso noto dal ministro della salute Roberto Speranza nel corso della conferenza stampa in cui il premier Draghi ha commentato le nuove norme anti-Covid in vigore da oggi, dall'estensione del green pass rafforzato a molte attività all'estensione dell'obbligo vaccinale.

Ma ci sono altri dati diffusi da Speranza che dimostrano l'efficacia dei vaccini contro il Covid: ogni 100mila abitanti in Italia ci sono 23 non vaccinati attualmente ricoverati n terapia intensiva; questo dato scende da 23 a 1,5 se si considerano i vaccinati che hanno completato il ciclo primario da più di 4 mesi; se invece si considerano i vaccinati che hanno completato il ciclo da meno di 4 mesi si scende ulteriormente a 1 ricoverato in rianimazione ogni centomila abitanti e a 0,9 nel caso dei vaccinati con 3 dosi. 

L'incremento di ricoveri per Covid nelle terapie intensive sta mettendo in gravissime difficoltà molti ospedali. La Società italiana di chirurgia ha lanciato l'allarme: nelle regioni si sta registrando una diminuzione degli interventi chirurgici dal 50 all'80%. "Spesso non è possibile operare neanche i pazienti malati di tumore perchè non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva per il post-operatorio - spiegano i chirurghi - Le aziende sanitarie sono costrette a destinare ampi spazi al ricovero dei pazienti Covid e le terapie intensive sono in gran parte occupate da pazienti principalmente no-vax. E così si assiste all'aggravamento delle patologie tumorali con malati che spesso arrivano troppo tardi in ospedale e sono ormai inoperabili".

"Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite umane e se vogliamo favorire la ripartenza economica e sociale del Paese, la strada prioritaria è ridurre l'area dei non vaccinati - ha commentato il ministro Speranza - E questa è una scelta che ha piena evidenza scientifica, come dimostrano questi dati".

"Invito nuovamente i cittadini a vaccinarsi, anche con la dose di rinforzo - ha detto Draghi - e ringrazio di cuore gli italiani che lo hanno già fatto".


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