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Attualità lunedì 25 maggio 2020 ore 17:40

Test di sieroprevalenza, la Croce Rossa chiamerà 8.000 toscani

Avviata l'indagine sull'infezione da SarsCov2 del Ministero della salute. I cittadini selezionati per i test sierologici riceveranno una telefonata



ROMA — E' iniziata ufficialmente oggi l'indagine di sieroprevalenza dell'infezione da coronaviorus SarsCov2 avviata su 150.000 persone residenti in duemila Comuni italiani dal Ministero della Salute e dall'Istat, in collaborazione con la Croce Rossa. L'obiettivo è capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. In Toscana il campione selezionato per sesso, attività e sei classi di età comprende circa 8.000 persone.

Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. 

"Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano  - si legge in una nota del Ministero della salute - Partecipare non è obbligatorio ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi".

Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico.

Sarà la Regione a comunicare l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità.

La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine, assicura il Ministero.

A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l'acquisizione dell’esito del test. I

l legame fra questo numero d’identificazione e  i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.

Il numero di persone sottoposte a test. aria da Regione a Regione anche sulla base del numero di abitanti e della diffusione del contagio. Ad esempio in Lombardia saranno contattate più di 30mila persone, in Veneto 13mila, in Emilia Romagna 12mila, in Campania, Sicilia e Lazio 11mila, in Piemonte 10mila.

Nelle previsioni degli studiosi, gli italiani che hanno sviluppato gli anticorpi contro il Covid-19 potrebbero non superare il 5%, visto che le misure di restrizione hanno diminuito drasticamente le possibilità di contatto e quindi di contagio.


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