Attualità domenica 17 maggio 2020 ore 11:21
E' la Giornata internazionale contro l'omofobia
Mattarella: "Tutti devono essere messi nelle condizioni di esprimere la propria personalità, anche nelle relazioni personali e affettive"
ROMA — Il 17 Maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto sottolineare l'importanza di questa data.
"La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana - ha dichiarato Mattarella - Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale".
"È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive - ha proseguito Mattarella - Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri".
"Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone - ha concluso Mattarella - significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale".
L'Italia è impegnata a livello internazionale contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Si tratta di una delle priorità dell’attuale mandato dell’Italia nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. L'Italia fa parte del Global Equality Fund fondo internazionale istituito nel 2011 su iniziativa statunitense per finanziare progetti volti a tutelare e promuovere i diritti delle persone omosessuali, transessuali e bisessuali (Lgbti).
"In questo particolare momento, il pregiudizio ancora diffuso in molte realtà nei confronti delle persone LGBTI si somma alle misure di contenimento volte a contrastare la diffusione del COVID-19, alimentando stereotipi negativi e prestando il fianco all'amplificarsi di violenze e abusi, anche nella forma di restrizioni all'accesso ai servizi sanitari e sociali, mettendo a repentaglio lo stesso diritto alla vita - si legge in una nota del Ministero degli Esteri - A testimonianza del suo impegno per una mitigazione delle conseguenze negative della diffusione della pandemia, e nella ferma convinzione che nessuno debba essere dimenticato, marginalizzato, o lasciato indietro - più che mai in questo momento di crisi globale – l’Italia ha recentemente aderito ad una dichiarazione congiunta dei Paesi aderenti all'Equal Rights Coalition, piattaforma di cooperazione internazionale di cui fa parte anche il nostro Paese, che si propone di favorire lo scambio di informazioni e buone prassi in tema di diritti delle persone LGBTI. La dichiarazione evidenzia l'importanza di limitare le ripercussioni negative della pandemia in corso sulle persone LGBTI che – ancor di più durante l’attuale crisi sanitaria - risultano tra le categorie più a rischio di marginalizzazione, discriminazione e violenza".
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