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Attualità giovedì 26 febbraio 2015 ore 18:25

Il giudice conferma le nozze di Giuseppe e Stefano

La Corte d'appello aveva annullato il primo pronunciamento del Tribunale grossetano dopo un ricorso della procura per un difetto formale di notifica



GROSSETO — La prima sentenza del Tribunale di Grosseto aveva ordinato la trascrizione nei registri dello stato civile del Comune delle nozze di Stefano Bucci e Giuseppe Chigiotti. Disposizione prontamente eseguita dagli uffici comunali con tanto di foto per immortalare il momento oggettivamente storico.

Poi il ricorso della Procura al Corte di Appello, la presa di posizione del ministro Alfano contro il matrimoni omosessuali con il pronto supporto dai prefetti, la discesa in campo di molti sindaci sul fronte opposto, la decisione della Corte di appello di annullare la sentenza.

Ma Stefano e Giuseppe non si sono dati per vinti e, contando sul fatto che l'annullamento era stato disposto per un difetto di notifica e senza entrare nel merito della questione, si sono nuovamente rivolti al Trinunale di Grosseto. E hanno ottenuto di nuovo il riconoscimento delle loro ragioni.

"Potevamo anche rivolgerci alla Cassazione ma abbiamo deciso di prendere la strada più breve - hanno dichiarato gli sposi - Siamo consapevoli che questa è una sentenza dirompente, forte. C'erano state molte pressioni, c'era il pericolo che i giudici entrassero in contraddizione ma il collegio ha dimostrato che in Italia c'è una giustizia che funziona davvero".

Ora la parola torna al Comune di Grosseto che dovrebbe trascrivere nuovamente le nozze nel registro di stato civile.

"La sentenza del giudice riconferma l'impianto dell'altra - ha commentato il sindaco Emilio Bonifazi - Adesso aspettiamo se fosse fatto appello da parte dell'Avvocatura di Stato oppure dalla Procura. Poi sarà nostro obbligo di fare la trascrizione". "Esigiamo però una normativa precisa e doverosa che faccia chiarezza - ha aggiunto il primo cittadino - I giudici e i tribunali in Italia sono tanti e non si può navigare a vista".

"Questo percorso non lo facciamo solo per noi - ha assicurato Giuseppe Chigiotti - ma anche per tutti coloro che sono nella nostra situazione e non hanno i mezzi per affrontare questa battaglia che comporta spese, tempo, energie e libertà di agire che non tutti possono avere".

Riguardo all'atteggiamento del ministro dell'interno Alfano, Chigiotti ha dichiarato che "è risibile che il ministro, incapace di tenere l'ordine pubblico a Roma, abbia problemi se Stefano ed io ci sposiamo".

"L'Avvocatura di Stato si è costituita nel giudizio sostenendo che, in caso di esito positivo, ci poteva stare anche un problema di ordine pubblico - ha concluso lo sposo - Una tesi francamente ridicola".


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