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Attualità martedì 28 luglio 2015 ore 18:04

El Hanaoui: "Non sto con Isis, scarceratemi"

Il 25enne marocchino arrestato per propaganda jihadista a Pisa ha parlato davanti ai giudici e i suoi legali ne hanno chiesto la scarcerazione



PISA — Il tribunale per il momento si è riservato la decisione se mantenere Jalal El Hanauoi in carcere, come chiesto dal pm che conduce le indagini o se liberarlo in attesa di giudizio come vorrebbero invece i suoi avvocati, Marco Meoli e Tiziana Mannocci.

Tutto questo nel giorno in cui il giovane, arrestato lo scorso 6 luglio nella sua casa di Ponsacco e accusato di istigazione alla Jihad attraverso il web, si è presentato davanti ai giudici rispondendo alle loro domande e raccontandosi.

"Vivo qui da 17 anni e ho tanti amici italiani - avrebbe detto il giovane - Sono un ragazzo perbene e non mi sono mai nascosto, visto che da dicembre, da quando ho perso il lavoro, sono regolarmente iscritto alle liste di disoccupazione e sto anche studiando per prendere la patente in Italia".

Ad El Hanaoui la procura ha contestato nuove accuse: sul sui iPhone infatti gli investigatori avrebbero trovato una foto in cui il 25enne ha in mano una pistola, e il video di una decapitazione fatta da un gruppo di militanti dell'Isis, ricevuto dal giovane tramite whatsApp.

I legali di El Hanaoui però hanno ribattuto ai principali capi d'accusa: secondo la difesa il ragazzo avrebbe frequentato i siti 'incriminati' dalla procura senza mai però postare nulla e anche le conversazioni intercettate non rivelerebbero, a loro dire, alcun intento terrorista, ma emergerebbe solo una profonda e legittima fede religiosa.

Secondo i due legali non sussisterebbero i presupposti per la custodia cautelare in carcere: non ci sarebbe pericolo di reiterazione del reato visto che i suoi 3 cellulari e il pc sono stati sequestrati, quindi gli avvocati hanno chiesto per lui i domiciliari. Ora si attende il pronunciamento del tribunale.


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