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Politica giovedì 26 gennaio 2017 ore 12:55

Elezioni subito? il governatore Rossi dice no

enrico
Enrico Rossi

Il presidente della Regione Toscana: "Il Paese ha problemi da risolvere. Se il governo Gentiloni fa le cose deve durare fino alla scadenza naturale"



FIRENZE — Il giorno dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha pesantemente modificato l'Italicum, dichiarando incostituzionale il ballottaggio ma al tempo rendendo il testo rivisto e corretto della legge elettorale immediatamente applicabile, l'ala renziana del Pd ha ricominciato ad invocare le elezioni politiche anticipate. Presa di posizione su cui dissente il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, peraltro candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico in alternativa a Matteo Renzi.

"Sarebbe un errore andare a votare subito, perché il paese ha alcuni problemi da risolvere, dall''emergenza dei terremoti fino alla disoccupazione giovanile - ha dichiarato Rossi al videoforum di Repubblica.tv - Il governo Gentiloni deve durare fino alla naturale scadenza se fa le cose e risolve questi problemi. E penso che il Pd debba sostenerlo perché queste cose vanno fatte". 

"A parte il pronunciamento della Consulta - ha proseguito Rossi - c'è ila sollecitazione del presidente della Repubblica di armonizzare le leggi elettorali tra Camera e Senato. La rappresentanza non è solo legata al proporzionale e per questo sarebbe necessario correggere il Mattarellum".

A questo proposito Rossi ha proposto che chi si candida alle politiche debba risiedere da almeno cinque anni nel territorio di cui potrebbe diventare rappresentante in Parlamento. 

"Così si potrebbero evitare casi come quello di Di Pietro che fu candidato nel Mugello - ha detto il governatore toscano -  Altrimenti, nella migliore delle ipotesi, si fanno le lottizzazioni".

Per quanto riguarda il congresso del Pd, secondo Enrico Rossi dovrebbe essere convocato prima delle nuove elezioni politiche.

"Non mi sento un nuovo Prodi, io mi sono candidato su contenuti alternativi a Renzi - ha detto Rossi - E a Renzi dico di togliere dalla discussione i 100 capilista nominati (previsti dall'Italicum e confermati dalla Consulta, ndr), poi facciamo un congresso e con un programma forte cerchiamo di recuperare voti di sinistra. Un terzo dell'elettorato del Movimento 5 Stelle si dice di sinistra, cerchiamo di recuperare quella componente".

"Chiedendo il voto subito rischiamo di trovarci dietro a Grillo e a Salvini e non è una buona compagnia - ha proseguito il presidente della Regione - L'idea di andare subito alle elezioni è solo per chiedere la rivincita ma questo succede solo nei campetti di calcio di periferia. Il Pd avrebbe bisogno di un congresso e di sostenere il governo Gentiloni affinchè faccia cose importanti. Far cadere Gentiloni sarebbe un bis di quanto accaduto al governo Letta. Si è conclusa la fase del leader che parla direttamente al popolo. Fra i citatdini c'è una grande richiesta di partecipazione. E' in questo modo che si sconfiggono i populismi, la cui forza è stata gonfiata dalle larghe intese".


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