Attualità lunedì 14 dicembre 2015 ore 19:11
Banca Etruria, il Codacons va in procura
L'associazione dei consumatori ha raccolto le denunce degli obbligazionisti e chiederà di aprire un'indagare per truffa a danno dei risparmiatori
FIRENZE — Il Codacons, che domani mattina si presenterà negli uffici del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, spera che i magistrati cominciano ad indagare anche sui controllori.
"Il Codacons - si legge nella nota dell'associazione - chiederà alla Procura di Arezzo di aprire una indagine anche nei confronti degli organi di vigilanza, per aver permesso il prorogarsi di una situazione grave e pericolosissima per i risparmiatori e gli azionisti, che ha portato oggi al disastro di perdite a danno degli investitori, concorrendo negli eventuali illeciti che saranno accertati dalla magistratura".
Ma il filone più importante resta quello degli obbligazionisti. Il Codacons ha raccolto le richieste di aiuto di molte persone e domani presenterà una denuncia in cui si chiederà ai magistrati di aprire un'indagine per il reato di truffa ai danni dei risparmiatori.
"Nella vicenda di Banca Etruria - si legge nella nota -, potrebbero essere ravvisabili le fattispecie previste dall'art. 640 del codice penale secondo cui 'Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno', e dagli artt. 2621, 2622, 2625, 2638 del Codice Civile".
Tutto questo nel giorno in cui la commissione Bilancio alla Camera ha dato il via libera all'inserimento nella legge di Stabilità sia del decreto salva banche, che del fondo da 100 milioni di euro per i rimborsi che sarà operativo entro marzo.
Governo chiamato direttamente in causa nella vicenda non solo per il decreto che ha determinato l'azzeramento di tutte le obbligazioni subordinate, ma anche per la posizione del ministro Maria Elena Boschi, il cui padre è stato vicepresidente dell'istituto aretino. Il Movimento 5 stelle ha chiesto la sfiducia per il ministro.
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