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Cronaca domenica 12 febbraio 2023 ore 18:45

Ambientalisti imbrattano il Palazzo del Pegaso

Instagram - Ultima Generazione

Gesto rivendicato da Ultima Generazione. Il governatore toscano, Eugenio Giani, ha detto "Non mi farò intimidire sul rigassificatore a Piombino"



FIRENZE — Gli attivisti di Ultima generazione hanno colpito nuovamente la Toscana imbrattando la sede del Consiglio regionale, nel cuore del capoluogo. Il blitz messo a segno alle 8 è stato rivendicato sui social con una Storia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno fermato quattro persone.

Il Movimento contro l'utilizzo dei combustibili fossili aveva colpito la Toscana esordendo in Italia con un blitz alla Primavera del Botticelli dentro le Gallerie degli Uffizi.

"Abbiamo lanciato vernice lavabile sul palazzo della Regione Toscana per portare attenzione sul collasso ecoclimatico a cui astiamo andando incontro investendo in combustibili fossili" questa la didascalia sulle storie di Instagram dove il blitz è stato rivendicato.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno prelevato i quattro attivisti per condurli in caserma al Comando provinciale di Borgo Ognissanti.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani “Stamani è stato imbrattato il Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale, simbolo della democrazia in Toscana. È stata unanime la condanna di tutte le forze politiche e ringrazio i partiti, i cittadini e le associazioni, per lo spirito di unità nel ripudiare questo gesto, testimoniando assoluta solidarietà alle Istituzioni della Regione. Ringrazio le forze dell’ordine che hanno identificato i responsabili. Fra le parole espresse dall’imbrattatura vi è la contestazione al rigassificatore di Piombino. Preciso con chiarezza e forza che non mi farò intimidire da nessuno nel portare avanti il mio compito di commissario dell’opera, che ci rende più indipendenti dal gas della Russia con 5 milioni di metri cubi l’anno. Un’opera realizzata secondo tutte le procedure previste dalla legge e come tale sento di interpretare il ruolo che mi è stato affidato. La Toscana è terra di civiltà, di confronto e rispetto delle idee altrui. Ma altresì è inaccettabile la dissacrazione dei luoghi simbolo della nostra libertà e partecipazione democratica”.


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