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Monitor Consiglio martedì 03 dicembre 2024 ore 20:14 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
L'autonomia differenziata bocciata dalla Consulta
"Spero che la lezione sia sufficiente per far capire al Governo che la Costituzione è sacra e inviolabile e non si attua per interessi di partito"
FIRENZE — "Se ancora c’erano dubbi, la sentenza della Corte costituzionale sull'Autonomia differenziata depositata oggi, dopo il comunicato diffuso lo scorso 14 novembre dove si evidenziavano ben 7 profili di incostituzionalità della cosiddetta legge Calderoli, spiega bene perché questa legge è fatta male e deve essere cancellata”. Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli commenta la sentenza depositata oggi dalla Consulta, con cui risponde ai ricorsi presentati dalle Regioni Toscana, Sardegna, Puglia e Campania.
“La lettura della sentenza - prosegue Ceccarelli - spiega bene che l'Italia è uno Stato ed è indivisibile, confermando che la riforma abborracciata nata in sinergia con l’altra sciagurata idea del premierato è inattuabile e per molti versi contraria alla Costituzione".
"Innanzitutto - ricorda Ceccarelli - la Consulta boccia la legge Calderoli, in materia di istruzione, perché trattasi di materia di 'valenza necessariamente generale ed unitaria'. Dunque, la scuola non si può regionalizzare, perché è il modo più nobile ed efficacie per far crescere i nostri ragazzi in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Non voglio entrare nel dettaglio degli altri rilievi fatti dalla Corte e parlare delle materie di interesse europeo, come le politiche energetiche e ambientali, il commercio estero e le grandi reti di trasporto e navigazione".
"Spero che questa lezione sia sufficiente a far capire a questo Governo che la Costituzione è sacra e inviolabile e non si attua per fare gli interessi di partito, bensì per perseguire il bene dell’Italia e degli italiani” conclude Ceccarelli.
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