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Monitor Consiglio mercoledì 12 luglio 2023 ore 17:09 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Basta bambini nelle carceri

Iacopo Melio
Iacopo Melio

"Rafforzare lo sviluppo e l'utilizzo di strutture esterne. Mozione approvata a maggioranza in Consiglio regionale"



FIRENZE — Il consigliere Dem Iacopo Melio torna a mettere l’accento su uno degli aspetti più pesanti delle pene di detenzione degli adulti, ovvero la presenza di bambini in carcere, in conseguenza alla pena detentiva inflitta ai genitori. La sua mozione, che chiede alla Giunta di attivarsi nei riguardi del Governo e del Parlamento per far sì che sia di nuovo promosso un percorso legislativo di modifica della Legge 62/2011 volto ad impedire, nell’interesse dei minori e di un equilibrato sviluppo delle relazioni genitoriali, l’accesso dei bambini nel carcere mediante una disciplina tesa a rafforzare l’utilizzo di strutture esterne quale modalità di esecuzione della pena, è stata approvata oggi dal Consiglio regionale.

"Nella mozione - spiega Melio - ho voluto richiamare la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, quella europea sull’esercizio dei diritti dei minori, le “Regole minime per l'amministrazione della giustizia minorile” dell’ONU, la Convenzione Europea sui Diritti dell'uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e gli Artt. 2/3/27/31 della Costituzione, oltre alle Leggi su Infanzia e Adolescenza per affrontare un tema troppo spesso ignorato: la presenza di bambini in carcere. La custodia in carcere di genitori, infatti, coinvolge spesso le vite dei minori, che vedono a rischio il diritto alla protezione e alle cure necessarie per il proprio benessere, a scapito della tutela del bambino ritenuta in assoluto preminente, mentre le Linee Guida Internazionali chiedono di rendere più marginale il ricorso al carcere, individuando alternative come case-famiglia protette. Peccato però che questo raramente accada: la presenza di bambini in carcere risulta ancora frequente, considerato che nel numero delle madri detenute con figli a seguito rientrano anche quelle collocate negli ICAM (istituti penitenziari a tutti gli effetti), mentre secondo la Corte di cassazione “sarebbe in contrasto con la costituzionalità far dipendere un regime carcerario dalla mancanza di strutture alternative".

"Con questo atto auspico che le figlie e i figli piccoli delle madri detenute non finiscano in carcere con loro e che siano trovate strutture adeguate per scontare la pena. Avere bambini innocenti in carcere è una cosa intollerabile a dirsi, non sono numero impossibile, né una spesa insopportabile.

La soluzione è a portata di mano- conclude il consigliere Dem-, basterebbe riprendere il percorso della legge in Parlamento promosso dal Pd, a patto che il centro desta non provi ancora a far passare emendamenti che invece di migliorare la legge la peggiorano".


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