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Attualità venerdì 20 gennaio 2023 ore 19:30

Casa in Toscana "Mancano risorse per alloggi erp"

Dal rapporto Abitare in Toscana, tra caro energia e caro affitti, emerge che "Non ci sono risorse per allargare la dotazione immobiliare"



FIRENZE — Sono quasi 20mila le domande presentate in Toscana nel 2021 per poter accedere ad un alloggio popolare, è uno dei dati forniti dall’assessora regionale alle politiche sociali e abitative Serena Spinelli in occasione della presentazione dell’undicesimo rapporto “Abitare in Toscana”.

I milioni in arrivo dal Pnrr sono destinati alla riqualificazione e "non ad allargare la dotazione immobiliare" è uno dei passaggi chiave del rapporto.

Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica conta 5.872 edifici, paria a 49.894 alloggiOltre la metà sono stati costruiti prima del 1970, circa l’8% dopo il 2000.

Gli alloggi sfitti sono 4.051, più del doppio di quanti erano nel 2015 e il 65% sono in attesa di ristrutturazione, circa un terzo con lavori già finanziati.

“La Regione e gli enti locali, con i soggetti gestori del patrimonio Erp, stanno facendo e continueranno a fare ogni sforzo possibile, ma la crisi economica sta aggravando l’emergenza casa e facendo crescere le situazioni di povertà abitativa. Davanti a questa situazione servirebbero risposte importanti, che rimettano al centro dell’agenda politica il tema della casa e dell’abitare. Al momento, però, le scelte del Governo sono di segno opposto” ha sottolineato Spinelli.

Caro bollette e inflazione

“A causa del caro bollette e dell’inflazione galoppante le difficoltà a sostenere i costi dell’abitare sono sempre maggiori, soprattutto per le categorie più fragili. Ma invece di aumentare gli strumenti per fronteggiare questa situazione, che coinvolge un numero sempre più grande di persone. il governo nazionale taglia addirittura quelli esistenti, eliminando il fondo per i contributi agli affitti. Per la Toscana sono quasi 20 milioni in meno e significa non poter dare risposta in tal senso a circa 20mila nuclei familiari in difficoltà economica. E’ una decisione inaccettabile, che potrà portare a ricadute pesanti e un ulteriore aumento delle procedure di sfratto”.

La richiesta di edilizia popolare 

“Le domande presentate nel 2021 sono oltre 19.000. Ma per aumentare la risposta alla richiesta di alloggi servirebbe un grande piano di investimenti per nuovi interventi di edilizia residenziale pubblica. I 93 milioni che il Pnrr prevede per la Toscana da qui al 2026 sono una dotazione molto importante, ma si tratta di risorse destinate alla riqualificazione sismica ed energetica, non ad allargare la dotazione immobiliare: per quest’ultima non ci sono risorse, né al momento se ne intravedono. Allo stesso tempo sarebbe necessario non ritardare ulteriormente l’approvazione della legge sulla rigenerazione urbana”.

Le risposte a breve termine

“Nel 2023 avremo a disposizione oltre 1.200 alloggi a canone calmierato in social housing, realizzati grazie al Fondo Housing Toscana. In questo caso si tratta di una risposta promettente, che favorisce la coesione e l’inclusione sociale e riguarda la fascia di popolazione che non riesce ad accedere all’affitto ai prezzi di mercato”.

Il mercato immobiliare

“I dati del 2021 mostrano aumenti a due cifre nelle transazioni, che occorre leggere alla luce dello stop che vi era stato nell’anno precedente per la pandemia. Ma quei numeri ci dicono anche che la forma in assoluto più usata per l’acquisto è quella dei finanziamenti bancari.
Abbiamo visto come quest’anno, in pochi mesi, i tassi dei mutui si siano impennati. Quante persone in questo momento rischiano di non riuscire a onorare gli impegni assunti con le banche? E quanti, in particolare giovani, sono costrette a rinunciare a fronte delle richieste di garanzia delle banche? In linea generale - ha concluso spinelli - credo che occorra porre la casa come una questione centrale, considerandola come strettamente connessa a tutte le altre politiche di welfare. La dimensione dell’abitare non riguarda solo gli aspetti infrastrutturali e il diritto alla casa, è anche una parte fondamentale dei bisogni sociali delle persone e della comunità”.

Il rapporto Abitare in Toscana

Il patrimonio residenziale in Toscana è pari a 2.189.093 unità, un valore pari al 6,1% dell’intero stock nazionale, sostanzialmente stabile su base annuale.

Dopo il forte arretramento del mercato immobiliare dovuto alla pandemia (-8,4% di compravendite nel 2020), nel 2021 si segnala un forte rilancio delle transazioni: più 35,3% sul 2020 e più 24 sul 2019.

I prezzi al metro quadro sono più o meno stabili nei comuni capoluogo (-0,3%) mentre continuano a diminuire (-1,%) nel resto del territorio regionale.

Confermato l’importante ruolo dei mutui: dopo il calo nel 2020, appare in forte crescita su base annua il numero complessivo di mutui ipotecari concessi (+39,9%) in analogia con il contesto nazionale. Complessivamente nel 2021 i finanziamenti bancari caratterizzano il 56,7% delle transazioni. La durata media dei mutui concessi è di 24,9 anni, la rata media mensile di 620 euro.

Misure di sostegno all’affitto

La situazione che si è creata nel 2020 a causa dell’emergenza Covid, protrattasi per molti versi anche nel 2021, ha determinato la messa in atto di sforzi straordinari in termini di risorse stanziate.

Le misure messe in atto nel 2021: 13,9 milioni di euro per i bandi ordinari (rispetto ai quali sono state presentate e validate oltre 20.000 domande), 3,8 milioni dal finanziamento del fondo sociale per l’affitto predisposto dai comuni, 5 milioni dal Decreto sostegni bis, 6,4 dal fondo sociale europeo, 13,6 milioni del programma operativo del Fondo sociale europeo.

Sfratti e sostegno alla morosità incolpevole

Dopo il blocco degli sfratti attuato nel corso delle fasi più acute della pandemia, il quadro del 2021 non è ancora da considerare a regime, ma si cominciano a notare i primi segnali di incremento delle richieste (dalle 2.181 del 2020 alle 2.864 del 2021), dei provvedimenti ( da 1.641 a 3.148) e delle esecuzioni di sfratto (da 407 a 948).

Le risorse del Fondo nazionale di sostegno alla morosità incolpevole sono tornate a aumentare: per il 2021 sono pari a quasi 4 milioni di euro sul territorio regionale. Le erogazioni risultano pari a 921.000 euro coprendo 128 nuclei familiari. Per quanto riguarda il fondo regionale di contrasto alla morosità incolpevole, per il 2021 le erogazioni sono pari a 529.000 euro (101 i nuclei beneficiari).

L’edilizia residenziale pubblica

Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica toscana è costituito da 5.872 edifici, che assommano 49.894 alloggi circa 304 ogni 10.000 famiglie residenti.

Oltre la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono circa l’8% gli alloggi di recentissima costruzione dopo il 2000.

Gli alloggi sfitti sono 4.051, più del doppio di quanti erano nel 2015 e il 65% di questi sono in attesa di ristrutturazione circa un terzo con lavori già finanziati.

I nuclei residenti in alloggi di Erp sono mediamente composti da 2,38 persone, per un totale di 108.452 inquilini.

Le domande presentate nel corso del 2021 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi Erp sono state 19.094, e di queste l’85% ovvero 16.148 hanno avuto esito positivo in termini di accoglimento.

Riqualificazione del patrimonio Erp

Per il triennio 2020-2022, la Regione Toscana ha destinato 32,4 milioni di euro per interventi di manutenzione, qualificazione, efficientamento energetico e ripristino del patrimonio Erp.

Fino al 2026 il Pnrr destina alla Toscana oltre 93 milioni di euro per riqualificare l’edilizia residenziale pubblica dal punto di vista energetico e della sicurezza sismica.


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