Attualità mercoledì 15 luglio 2020 ore 23:05
Casi di Covid in arrivo dall'Albania, Rossi lancia l'allarme
Il governatore chiede un provvedimento nazionale dopo i casi di contagio da persone rientrate da Paesi extra-Schengen con voli sugli aeroporti toscani
FIRENZE — Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi chiede un provvedimento nazionale che consenta di "mettere sotto controllo" i viaggiatori che arrivano in aereo in Italia dai Paesi extra-Schengen, direttamente o indirettamente dopo uno scalo in altri aeroporti europei.
Allo stato attuale tutti coloro che arrivano in Italia dai Paesi extra-Schengen sono tenuti ad osservare una quarantena di 15 giorni in un domicilio conosciuto ma l'attuale organizzazione degli sbarchi e dei controlli non garantisce la piena osservanza della misura visto che sono in aumento anche in Toscana le persone che contraggono il Covid-19 da altre appena rientrate dall'estero. Fra queste 5 sono state individuate nelle ultime 24 ore e sono riconducibili, secondo la Regione Toscana, a "voli arrivati dall'Albania sull'aeroporto di Pisa".
"Abbiamo avuto nuovi focolai di Covid nella comunità peruviana, poi nella comunità bengalese, ora in quella albanese per voli arrivati dall'Albania alcuni gìorni fa - ha detto il presidente Rossi - Io rilancio di nuovo l'allarme: bene chiudere gli arrivi da alcuni Paesi, le norme ci sono ma il problema è farle rispettare". Soprattutto per evitare che gli scali in alcuni grandi aeroporti europei consentano di bypassare le disposizioni di sicurezza anti-Covid per l'ingresso in Italia.
"Noi bbiamo deciso di adottare autonomamente un'intesa con Toscana aeroporti per gli scali di Pisa e Firenze insieme a Polaria, la polizia di frontiera aerea - ha spiegato Rossi - In base a questa intesa, coloro che provengono da Paesi non Schengen con voli europei o attraverso hub europei riceveranno l'avviso dell'obbligo di quarantena per 15 giorni".
"Attualmente la media delle persone che transitano dagli aeroporti toscani è duemila al giorno - ha sottolineato il presidente della Regione - Di questi, 400-500 dovrebbero provenire direttamente o indirettamente da Paesi non Schengen. Non è così complicato quindi controllare queste persone. Io posso arrivare fino a questo ma non posso decidere cosa si deve fare a Milano, Roma o Bologna. Ecco perchè chiedo un provvedimento di carattere nazionale".
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