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Attualità giovedì 07 luglio 2016 ore 16:46

Liste di attesa, colpo di scure o almeno si spera

Il piano della Regione prevede di ridurre di un terzo le liste del Cup con la gestione separata delle prenotazioni dei pazienti oncologici e cronici



FIRENZE — Una sforbiciata alle liste di attesa che arriva dopo sei mesi di studi, iniziati subito dopo l'approvazione della legge di riforma della sanità toscana e che dovrà vedere la luce entro la fine del 2016 per diventare operativa da gennaio 2017. Qualche ingranaggio già c'è ma ora la macchina deve essere messa in moto. E, secondo i piani dell'assessorato regionale alla salute, dovrà correre parecchio visto l'alleggerimento del carico di prenotazioni. 

Per il momento, il piano prevede la separazione di tre percorsi dal sistema ordinario del Cup, che resterà solo per le prestazioni da erogare al primo contatto, cioè per visite ed esami diagnostici che necessitano tempi stretti e tempestività nella risposta. I follow up, cioè i controlli periodici dopo interventi e terapie, possono essere programmati secondo le specifiche necessità del paziente.

Si tratta, anzitutto, del follow up oncologico. Sarà istituito nei cord degli ospedali un punto servizi con il compito di dare direttamente gli appuntamenti e di informare i pazienti anche sugli atti amministrativi: esenzioni dai ticket, indennità di accompagnamento e diritti. 

L'altro percorso che sarà sottratto dalle prenotazioni ordinarie del Cup è il follow up delle malattie croniche, come diabete, broncopatie croniche, malattie cardiovascolari. In questo caso il percorso sarà gestito negli studi di medicina generale. A questo riguardo, un contributo sarà dato anche dalla delibera sulla sanità d'iniziativa approvata dalla giunta regionale il 5 luglio che destina 1 milione proprio alla riorganizzazione dell'offerta clinico-diagnostica. "Il medico di medicina generale avrà anche la possibilità di attivare un pool di specialisti con cui attivarsi e collaborare", spiega Saccardi.

Niente più passaggio al cup anche per le future mamme che insieme al libretto di gravidanza avranno già l'agenda degli esami da fare nei nove mesi.

Guardando i numeri, sono 100mila i pazienti interessati dal follow up oncologico in Toscana e 200mila quelli interessati dal follow up delle malattie cardiovascolari. Un numero, in quest'ultimo caso, che le stime vedono lievitare a 300mila pazienti nell'arco di breve tempo. Sono poi 30mila circa i bambini che ogni anno nascono in Toscana. A conti fatti, si tratta di 330mila prenotazioni che non passeranno più dal Cup. 

Il piano della Regione riguarda anche l'utilizzo più efficace delle attrezzature mediche presenti sul territorio. Si tratta di un numero di macchinari di gran lunga superiore a quello delle altre regioni italiane che già, secondo i dati Ocse Health at glance, si confermano al di sopra di quelli di molti altri paesi europei. Resta il fatto, però, che l'utilizzo di queste attrezzature è a macchia di leopardo, vale a dire che vengono impiegati in modo più intensivo in certe zone e meno in altre. Salvo motivi strettamente legati alle condizioni di salute della popolazione in queste aree, questo per l'assessore Saccardi significa che c'è qualcosa che non va: "L'ottica della riforma è quella di rendere omogenei i percorsi e di garantire le stesse opportunità di salute a tutti i territori, quindi analizzeremo luogo per luogo quanto le macchine lavorano e quanto possono lavorare allargando le possibilità di diagnosi anche il pomeriggio e il sabato mattina". 

Il Cup sarà ora riorganizzato con un'unica piattaforma informatica per le prenotazioni e anche il personale dovrà essere ristrutturato. Ma, assicura l'assessore Saccardi, nessuno resterà senza lavoro.

Monito finale: "Serve anche un'efficace informazione ai cittadini che devono sapere che chi prenota un esame e non ci va prende il posto a qualcuno che ne ha diritto, ogni volta che si fa una risonanza non appropriata si toglie il posto a qualcun altro e ci si riempie di radiazioni che certo non fanno bene alla salute!"


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Servizio di Dario Pagli
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