Cooperazione a rischio, l'allarme dell'Anci

Il numero uno dei sindaci toscani Matteo Biffoni ha scritto a Rossi: senza fondi regionali il sistema di cooperative, società civile e ong crollerebbe

FIRENZE — La cooperazione internazionale è un argine anche contro lo sviluppo del terrorismo in Europa e come tale va tutelata. E' questo uno dei motivi che ha spinto il presidente dell'Anci Toscana, Matteo Biffoni, a prendere carta e penna e scrivere a Enrico Rossi per chiedergli conto del taglio dei fondi previsto nella manovra di bilancio.

"Sono certo - ha scritto Biffoni - che condividerai anche tu l'orgoglio di aver costruito insieme, come istituzioni toscane, un sistema ed un modello di grande qualità, che vede impegnati e protagonisti la Regione Toscana, gli enti locali, le ong, la società civile, le università, le aziende di servizi pubblici, il mondo cooperativo - scrive Biffoni -. Un grande lavoro condiviso in quasi vent'anni che ha ottenuto importanti risultati, e che è stato possibile grazie soprattutto all'impegno diretto della Regione Toscana. A questo proposito, abbiamo visto con preoccupazione che le risorse messe a bilancio dalla Regione per la cooperazione sono state fortemente ridotte. Se questo fosse confermato, significherebbe mettere in crisi tutto il sistema della cooperazione, oltre a pregiudicare forse la stessa esistenza del settore Attività Internazionali".

"Dopo i recenti terribili fatti di Parigi - ha aggiunto Biffoni -, tutti gli analisti ed anche il mondo politico ritiene che una componente essenziale per combattere il terrorismo e le cause che lo originano sia la promozione, il rafforzamento di percorsi di dialogo, conoscenza, relazioni e cooperazione fra popoli, comunità e territori. Ed è proprio quanto abbiamo fatto in questi 20 anni di collaborazione. Sono quindi a porre alla tua attenzione, anche alla luce del tuo recente impegno nel Nord Africa e in Medio Oriente, l'opportunità di riconsiderare la questione delle risorse per la cooperazione internazionale, in modo da mettere le basi per una rinnovata attenzione politico/istituzionale verso un settore così importante".

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