Attualità sabato 23 maggio 2020 ore 16:05
Covid, i medici toscani temono le seconde ondate

La Federazione degli ordini dei medici ha stilato un vademecum per evitare i nuovi focolai anche con il monitoraggio degli infetto tramite app
FIRENZE — La curva discendente dell'epidemia di Covid (ieri comunque in Toscana i contagi sono raddoppiati passando a 35 in più dai 18 del giorno precedente) non deve essere un pretesto per abbassare la guardia e i medici toscani lo ripetono ancora, stavolta con un vademecum redatto dalla Ftom, la Federazione degli ordini dei medici toscani. Nel testo, indicano quelle che a loro avviso sono le regole base da seguire per evitare che si riaccendano focolai dell'infezione e che si verifichino, di conseguenza, le tanto temute seconde ondate dell'epidemia.
Tra i suggerimenti dei medici, ci sono il "monitoraggio della diffusione del contagio", gli "approvvigionamenti di quantitativi sufficienti di materiale per la diagnosi e di dispositivi di protezione individuale", le "strategie di gestione degli infetti" anche attraverso strumenti tecnologici come le app. Nel vademecum dei medici figurano poi anche il "mantenimento e/o attivazione di una rete di ospedali Covid e corridoi alternativi per evitare che il virus possa di nuovo circolare negli ospedali e nelle RSA".
C'è poi, secondo i medici toscani, la necessità di una "mappatura del contagio tra gli operatori sanitari, da aggiornare costantemente con periodicità idonea". A questo si deve aggiungere la formazione costante degli operatori degli ospedali e del territorio.
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