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Attualità martedì 17 maggio 2016 ore 16:14

Due milioni e mezzo contro le morti in cava

Servizio di Dario Pagli

Stanziati i fondi per il piano straordinario della Regione Toscana per la sicurezza nel settore estrattivo e lapideo delle Apuane



FIRENZE — Troppe morti. Già tre solo dall'inizio del 2016 con i due cavatori rimasti uccisi nel crollo del 14 aprile a Colonnata e l'operaio schiacciato da alcuni lastroni di marmo lo scorso 9 maggio in un laboratorio. Numeri, tra l'altro, in peggioramento rispetto agli anni scorsi. A partire dal dicembre 2014 e per tutto il 2015 ci sono stati infortuni con dinamiche gravi. Una strage continua contro cui la Regione ora ha deciso di prendere provvedimenti rendendo più rigidi i controlli.

Due milioni di euro saranno destinati all'assunzione a tempo indeterminato di un ingegnere e due geologi e quella a cui si aggiunge quella a tempo determinato e per la durata del progetto, di un contingente massimo di 50 tecnici. Altri 500mila euro, invece, sono destinati a beni e servizi necessari all'attuazione.

Il piano, della durata di due anni, è pensato sulla falsariga del 'Progetto Prato' e prevede la definizione di procedure di lavoro da rendere cogenti e vincolanti per le imprese, l'intensificazione dell'attività di vigilanza, la ridefinizione delle modalità di applicazione delle sanzioni condivise con gli enti locali.

In tutto, nel settore lapideo sono 170 i siti estrattivi del comprensorio apuo-versiliese in cui saranno intensificati i controlli e 600 le imprese del settore lapideo. 


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