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Attualità lunedì 14 settembre 2020 ore 18:15
Elezioni regionali, ecco le istruzioni per il voto
Cos'è il voto disgiunto? Come scatta il ballottaggio? Tutto quello che c'è da sapere per eleggere il nuovo presidente della Regione Toscana
FIRENZE — Sono 2 milioni e 985 mila gli elettori toscani chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione e i consiglieri regionali. Urne aperte per due giorni consecutivi per evitare assembramenti nelle prime elezioni dopo l'emergenza Covid: domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 e anche lunedì 21 dalle 7 alle 15. Lo scrutinio si svolgerà nel pomeriggio del lunedì e dove si vota per le comunali lo spoglio proseguirà martedì.
Come sempre per votare occorrerà presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale ma bisognerà anche avere una mascherina filtrante. Se la tessera elettorale è stata smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali di ciascun comune saranno per questo aperti anche domenica.
Una scheda ma due voti
La scheda per scegliere il presidente della Regione sarà una di colore arancione, ma due sono i voti: uno
per il presidente, l'altro per una delle liste e dunque per la
composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono
essere anche disgiunti, come già si poteva fare dal 2010.
Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, è
indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di
coalizione, si trova all’interno di un rettangolo ampio corrispondente
alle liste che lo sostengono. Accanto ad ogni simbolo si trova sulla
scheda l’elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una
casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza. Di
circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la
città metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia.
Facsimile delle schede delle 13 circoscrizioni della Toscana
I nomi dei candidati consiglieri, come l'ordine delle liste, variano.
Non era obbligatorio neppure presentarsi in tutte quante le
circoscrizioni: ad una lista per essere ammessa ne bastavano nove.
Il voto disgiunto, possibile dal 2010
Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce al candidato
presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente,
il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo
sostengono. E' possibile anche votare il candidato presidente di uno
schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto "voto
disgiunto" per l’appunto). Lo si può fare indicando anche uno o due
aspiranti consiglieri.
Le preferenze, uomo e donna se due
Tornate nel 2015, rimangono infatti le preferenze: ovvero la possibilità
di votare per uno o due candidati consiglieri di una stessa lista
anziché su elenchi bloccati. Tutti i nomi dei candidati sono riportati
sulla scheda e basterà spuntare la casella accanto. Nel caso un elettore
esprima due preferenze, una dovrà riguardare un candidato uomo e
l'altra una candidata donna (o viceversa) , naturalmente tutti e due
sempre della medesima lista. Nel caso di assenza di alternanza di genere
la seconda preferenza in ordina di lista sarà annullata. Con oltre tre
nomi indicati tutti i voti di preferenza saranno annullati. I
consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e
saranno sostituiti dai primi non eletti.
La legge elettorale toscana permette anche di presentare un listino
regionale composto da un massimo di tre candidati. Si tratta di un
elenco ‘bloccato’ (non si possono esprimere preferenze), ma se la lista
raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio
regionale quei candidati saranno i primi tra gli eletti. Per questa
tornata elettorale ne hanno usufruito in due: il Partito Comunista (due
candidati) e la Lega (un candidato).
Ballottaggio, solo se nessuno al 40 per cento
Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a
distanza di due settimane. Ma a differenza della regola che riguarda le
elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio è
il 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscani
l’eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente
raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di
un turno suppletivo è stata introdotta nel 2015 e, tra tutte le Regioni
in Italia, solo la legge elettorale toscana la prevede.
Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Tra il primo e
il secondo turno no sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste:
le coalizioni rimangono invariate. Cinque anni fa Enrico Rossi,
presidente uscente alla guida di una coalizione Pd-riformisti che dopo
due mandati non ha potuo ripresentarsi, raccolse al primo turno il 48,02
per cento dei voti contro il 20,02 per cento del candidato della Lega,
Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale Claudio Borghi, giunto secondo.
La nuova giunta
I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito
della Regione. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli
ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i
verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di
appello proclamare il nuovo presidente della Toscana: di solito nei
dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per
convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell'occasione
il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che
nell’ultima legislatura ha contato otto assessori.
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