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Cronaca venerdì 07 aprile 2023 ore 18:40

Il falso avvocato telefona, la nonnina lo fa arrestare

anziana al telefono
Foto d'archivio

Ha dato corda, ha avvisato la polizia e quando il malfattore le si è presentato alla porta l'ha intrattenuto fino all'arrivo degli agenti



FIRENZE — Da vittima designata della solita truffa del falso avvocato col falso capitano dei carabinieri, a chiave di volta per l'arresto di uno dei malfattori: protagonista una nonnina di 90 anni che ha messo nel sacco uno di coloro che l'avevano presa di mira, di preciso il finto principe del foro ovvero un 44enne già noto alle forze dell'ordine.

Grazie all'arzilla signora l'uomo è stato arrestato dalla polizia per tentata truffa aggravata. Ignoti, al momento, i suoi complici fra cui il falso carabiniere. 

Tutto si è svolto a Firenze ieri mattina. La vicenda si è aperta alle 11 con la classica telefonata: il sedicente legale aveva raccontato all'anziana che il figlio aveva investito un pedone ed era finito nei guai. Per trarlo d'impaccio, diceva il malandrino, ci sarebbero voluti 7.000 euro da consegnare sull'unghia a un collaboratore che si sarebbe presentato di lì a poco a casa della 90enne.

Per avvalorare le sue parole, il falso avvocato le ha passato al telefono un'altra persona: il classico finto capitano dei carabinieri che prospettava fino all'incarcerazione del figlio per quell'incidente mai avvenuto. Naturalmente in caso di mancato pagamento in contanti o gioielli.

La nonnina lipperlì è rimasta interdetta, poi però ha capito e - chiusa la telefonata - ha chiamato la polizia. Così, quando il sedicente collaboratore si è presentato alla sua porta per 'riscuotere', lei l'ha intrattenuto amabilmente dando agli agenti delle volanti il tempo di arrivare e arrestarlo. Lui ha provato a spacciarsi per un (sempre finto) piazzista porta a porta. Non gli è servito.

Gli agenti che hanno effettuato l'arresto

Gli agenti che hanno effettuato l'arresto

In tasca aveva più di 1.300 euro in contanti, ritenuto plausibile provento di altre truffe. La polizia ha poi visitato la stanza d'albergo dove l'uomo alloggiava trovando preziosi per un valore complessivo sui 15.000 euro e una bilancina di precisione. Dovrà rispondere anche della ricettazione dei gioielli posti sotto sequestro.

E la 90enne? Ha ringraziato gli agenti, spiegando loro di esser riuscita a sventare la truffa per aver seguito spesso le campagne di prevenzione delle forze dell'ordine.


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