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Attualità lunedì 23 novembre 2015 ore 11:29
Il salvataggio di Banca Etruria
Governo e Banca d’Italia hanno dato soluzione alla crisi di 4 banche tra le quali Banca Etruria. Amministratore delegato Roberto Betola
FIRENZE — La soluzione adottata assicura la continuità operativa delle banche e il loro risanamento, nell’interesse dell’economia dei territori in cui esse sono insediate; tutela pienamente i risparmi di famiglie e imprese detenuti nella forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie; preserva tutti i rapporti di lavoro in essere; non utilizza denaro pubblico.
Le perdite accumulate nel tempo da queste banche, valutate con criteri estremamente prudenti, sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate", queste ultime per loro natura anch’esse esposte al rischio d'impresa. Il ricorso alle azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie dalle norme europee.
Da lunedì 23 Novembre ci saranno 4 nuove banche-ponte, tutte e quattro saranno presiedute da Roberto Nicastro, ex direttore generale di Unicredit. In questi quattro organismi convergeranno gli asset positivi delle banche, lasciando invece in un’unica bad bank le sofferenze che saranno svalutate passando da un valore complessivo di 8,5 a 1,5 miliardi di euro in modo da facilitarne la vendita sul mercato.
Roberto Bertola è stato nominato dalla Banca d'Italia amministratore delegato della "Nuova Banca Etruria" nata dalle ceneri dell'istituto. Presidente è l'ex di Unicredit Roberto Nicastro che ha assunto la carica anche negli altri istituti salvati. Oltre a Bertola e Nicastro, in cda c'è anche Maria Pierdicchi (ex responsabile S&P Italia). I componenti del collegio sindacale sono Albina Candian, Nicola Marotta, Fabrizio Di Lazzaro.
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