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Attualità venerdì 11 marzo 2022 ore 19:30

In Toscana 2.500 profughi ucraini e gli arrivi si intensificano

Una raccolta fondi per i profughi dell'Ucraina
Una raccolta fondi per i profughi dell'Ucraina

Finora in Italia sono arrivati 32mila rifugiati, 4.500 in un solo giorno. La Regione ha messo a punto le procedure per trovare accoglienza in Toscana



FIRENZE — Aumenta ora dopo ora il numero di profughi ucraini che arrivano in Italia in cerca di rifugio. Secondo le stime del Ministero dell'interno sono ad oggi 31.287, di cui 15.830 donne, 12.676 bambini e solo 2.781 uomini. Gli arrivi si stanno comunque intensificando, nelle ultime 24 ore più di 45.00 persone hanno varcato i nostri confini.

La Toscana finora ha censito circa 2.500 rifugiati e, per organizzare e strutturare la macchina dell'accoglienza, ha raccolto in un unico documento - un memorandum - le linee guida che vengono applicate in accordo con le Prefetture, i Comuni e le Province toscane. Si tratta di specifiche disposizioni operative che a breve saranno sottoscritte da tutti i componenti del tavolo per l’accoglienza dei cittadini ucraini presenti in Toscana e che saranno diffuse sui siti istituzionali, negli gli uffici di relazione con il pubblico, nei Comuni e nelle Prefetture.

“Sono orgoglioso della straordinaria generosità della Toscana che, a tutti i livelli, si sta prodigando per accogliere al meglio i profughi costretti a lasciare l’Ucraina a causa dell’aggressione russa - ha commentato il presidente Eugenio Giani, nelle sue funzioni di commissario per il coordinamento a livello territoriale degli interventi e delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina - In Toscana abbiamo già circa 2.500 profughi, un numero destinato a crescere ed è per questo motivo che ci siamo subito mossi, in modo condiviso e sinergico, con l’intento di fornire tutta l’assistenza necessaria anche sul piano sanitario”.

I punti di accoglienza principali allestiti dalla Regione sono due: il primo, organizzato vicino all'ingresso fiorentino dell'autostrada A11 presso la  Mercafir, entrerà in funzione domani e sarà attivo dalle 8 alle 20. Tra qualche giorno aprirà anche il secondo sportello di accoglienza al PalaModì di Livorno.

Per l'inserimento lavorativo dei profughi, la Toscana si organizzerà tramite Arti, l'agenzia regionale che raccoglie e organizza i centri dell'impiego, a cui possono rivolgersi gli imprenditori con disponibilità di posti di lavoro. 

Per quanto riguarda la scuola, Giani ha evidenziato che, “tramite i Comuni di riferimento, c'è la possibilità di portare i bambini ucraini anche a scuola”.

Il memorandum prevede specifiche procedure sia per i profughi che hanno già la disponibilità di un’autonoma sistemazione presso parenti o amici che per quelli non ce l’hanno e illustra che cosa devono fare i rifugiati entro le prime 48 ore dal loro arrivo, se necessario anche con il supporto di un’associazione, di una parrocchia, di fondazioni o di un altro soggetto privato che possa essere di aiuto.

Il documento elenca anche tutti gli strumenti attualmente messi a disposizione per l’accoglienza dei profughi, front office, il numero verde per i servizi sanitari 800556060 e gli alberghi di prima accoglienza.

Qui sotto una sintesi delle procedure operative.

PROCEDURE OPERATIVE

Cittadino ucraino con autonoma sistemazione

Coloro che vengono a conoscenza dell’arrivo o della presenza di un cittadino ucraino o gli stessi cittadini ucraini, che dispongono di un autonoma sistemazione, devono fornire i dati del cittadino ucraino presente, attivando i seguenti percorsi:

  • effettuare entro 48 ore la comunicazione di ospitalità all’Autorità locale di pubblica sicurezza
  • contattare la Questura - Ufficio immigrazione per le successive operazioni di identificazione
  • chiamare entro 48 ore il numero verde sanità 800 556060 per lo screening sanitario e il rilascio di certificazione idonea a ottenere l’assistenza sanitaria
  • in presenza di minori, contattare l’ufficio scolastico provinciale per l’inserimento scolastico anche tramite i Comuni.

Cittadino ucraino senza autonoma sistemazione

Il cittadino ucraino senza autonoma sistemazione, anche per il tramite del soggetto accompagnatore, si reca al ‘Punto accoglienza per l’emergenza ucraina’ più vicino. Presso il Punto accoglienza viene registrata la presenza, effettuato il tampone e informata la Prefettura territorialmente competente. In caso di esito negativo del tampone, sulla base delle indicazioni della Prefettura, il cittadino ucraino viene indirizzato al Cas di assegnazione ovvero in caso di indisponibilità momentanea all’Albergo di prima accoglienza. Al Punto accoglienza, verranno anche date le seguenti informazioni:

  • effettuare entro 48 ore la comunicazione di ospitalità all’Autorità locale di pubblica sicurezza
  • contattare la Questura - Ufficio immigrazione per le successive operazioni di identificazione
  • chiamare entro 48 ore il numero verde sanità 800 556060 per lo screening sanitario e il rilascio di certificazione idonea a ottenere l’assistenza sanitaria
  • in presenza di minori, contattare l’ufficio scolastico provinciale per l’inserimento scolastico anche tramite i Comuni.

In caso di tampone positivo, il Punto accoglienza, dopo aver informato la Asl territorialmente competente, lo indirizza all’albergo sanitario per la successiva presa in carico da parte dell’Asl. Alla negativizzazione del tampone saranno attivate le ordinarie procedure di accoglienza nei Cas.

In caso di arrivo in luogo diverso dal Punto accoglienza, il cittadino ucraino anche tramite il soggetto accompagnatore, chiama il numero delle Prefetture di riferimento, per fornire i suoi dati e ricevere le informazioni dei percorsi da attivare. In questo caso, se la distanza dal Punto accoglienza è significativa, potrà essere attivato il sistema regionale di protezione civile nelle sue articolazioni locali, che dovranno comunicare i nominativi dei cittadini ucraini, ospitati in case private nel territorio di riferimento, alla Prefettura per il necessario monitoraggio, alla Asl per l’assistenza sanitaria. Inoltre, dovrà essere contattata la Questura - Ufficio immigrazione per le successive operazioni di identificazione. In presenza di minori, si dovrà contattare l’ufficio scolastico provinciale per l’inserimento scolastico anche tramite i Comuni.

Altri dettagli

Punto accoglienza: è il luogo fisico per i cittadini ucraini e i soggetti accompagnatori, che non dispongono di autonoma sistemazione. Il Punto di accoglienza, secondo le indicazioni delle Prefetture di destinazione, fornirà un primo supporto per la permanenza in Toscana.

Numero verde sanità (800 556060): è dedicato ai cittadini ucraini per l’accesso al percorso sanitario regionale.

Alberghi di prima accoglienza: strutture rese disponibili dal sistema regionale di protezione civile per far fronte alla permanenza di breve durata, nel caso non sia possibile attivare subito il percorso Cas.


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