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Attualità mercoledì 03 agosto 2016 ore 16:53
La Cannabis approda in Consiglio regionale
Due mozioni sull’uso della cannabis sono state approvate dal Consiglio regionale. I testi erano stati presentati da Sì Toscana a Sinistra e PD
FIRENZE — Entrambi i testi hanno avuto il via libera a maggioranza con i voti di Pd, Sì Toscana a Sinistra e M5s, la contrarietà di Lega Nord, Forza Italia e FdI, l’astensione di alcuni consiglieri del Pd.
La mozione di Sì Toscana a Sinistra chiede la legalizzazione della cannabis impegnando la Giunta regionale a farsi portavoce, nei confronti del Parlamento, dell’auspicio che i provvedimenti di legalizzazione, coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati possano avere un iter rapido e positivo. Quella del Pd, invece, impegna l’Esecutivo regionale ad attivarsi presso il Parlamento nazionale per arrivare con celerità all’approvazione della legge che regolamenta l’uso e la coltivazione della cannabis.
“Siamo convinti che rendere legale l’utilizzo della cannabis, pur con tutte le garanzie a tutela della salute dei cittadini, specie dei minori, avrebbe ricadute positive in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili per forze dell’ordine e Magistratura, per il contrasto di altri fenomeni criminali e per il prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio delle associazioni criminali”, ha affermato Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a Sinistra, illustrando la mozione.
Ad illustrare la mozione del Pd, con primo firmatario il capogruppo Leonardo Marras, è stata invece Alessandra Nardini, secondo cui “legalizzare non significa deregolamentare, bensì mettere fine all’anarchia che domina il mercato della cannabis”.
Nettamente contrario all’uso della cannabis anche a livello terapeutico si è invece detto Roberto Salvini, Lega Nord, secondo cui “è assurdo quanto si sta chiedendo” perché “mettiamo misure restrittive su tutto, sull’alcol e sul tabagismo, e poi si viene a chiedere la liberalizzazione delle droghe”.
Gabriele Bianchi, M5s, ha sottolineato che “tutto fa male, anche mangiare dieci piatti di spaghetti può far male” se “qualcosa viene utilizzato senza limiti o controllo”. Secondo Bianchi “occorre vedere l’uso e le modalità d’uso che si adottano per la cannabis” e in questo senso “servono azioni informative”.
Anche Giovanni Donzelli, FdI, è partito dal fatto che “tutto fa male e tutto fa bene”. Ma ha aggiunto: “L’assioma che con la canapa si possono fare le magliette, non la rende buona a prescindere”.
Ha concluso il dibattito l’intervento di Paolo Bambagioni, Pd, che si è astenuto su entrambe le mozioni. Ha affermato Bambagioni: “Il Consiglio regionale dovrebbe occuparsi di questioni che maggiormente riguardano il suo campo di competenza e lasciare questo genere di questioni al Parlamento nazionale”.
Il voto elettronico ha evidenziato l’astensione anche di Giacomo Bugliani, Eugenio Giani, Ilaria Giovannetti e Stefano Scaramelli, tutti del Pd.
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