Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 08:58 METEO:FIRENZE10°18°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità sabato 15 ottobre 2016 ore 06:00

La Regione in prima linea contro il caporalato

Rossi:"Escludere dai bandi per i contributi provenienti dai fondi Feasr tutti i condannati per sfruttamento del lavoro minorile, nero e sommerso"



FIRENZE — "L'inchiesta e gli arresti operati ieri dalla Procura di Prato sono l'occasione per fare il punto sulle azioni intraprese dalla Regione Toscana per contrastare il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori e per porre attenzione all'abnorme diffusione dei voucher lavoro". Così il presidente Enrico Rossi, che entra poi nel merito delle decisioni della giunta regionale.

"Come Regione, - prosegue Rossi - abbiamo deciso di escludere dai bandi per i contributi provenienti dai fondi FEASR e dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) tutti i soggetti condannati in via definitiva per sfruttamento del lavoro minorile, nero e sommerso. Ho chiesto inoltre ufficialmente a Bruxelles che questa condizione sia inserita nei regolamenti europei, dove ogni segmento dell'ecosistema è normato con rigide prescrizioni: dalla compatibilità ambientale al benessere animale, eccetto il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo".

Nelle prossime settimane la giunta regionale prevederà la sospensione dei pagamenti per chi ha carichi pendenti - come nel caso di Prato - o ha ricevuto una condanna non ancora definitiva: "Con un nuovo atto di giunta subordineremo le liquidazioni dei fondi richiesti a una verifica delle pendenze giudiziarie da parte delle Procure e sospenderemo i contributi non solo ai beneficiari del FEASR e del PSR, ma anche a quelli degli altri fondi".

La piaga del caporalato richiama anche la vorticosa diffusione dei voucher per il pagamento dei lavoratori in edilizia e agricoltura. "Pochi giorni fa - ricorda il presidente Rossi - l'Inps ha diffuso cifre inquietanti: dal 2008 ad oggi sono stati venduti 347 milioni di buoni, di cui 115 milioni nel solo 2015 e ben 70 milioni solo nei primi sei mesi del 2016. Lo scorso anno con questo sistema sono state retribuite 1 milione e 380 mila persone con un aumento di 800 mila unità. La massa dei precari pagati con i voucher è più che raddoppiata. Il reddito medio dichiarato è di 500 euro all'anno".

I buoni furono introdotti in Italia nel 2003 sul modello degli 'small jobs' (lavoretti di studenti e pensionati). Gradualmente coi ministri Sacconi, Fornero e con il jobs act essi sono stati estesi a tutti i tipi di attività non regolate dai contratti, compreso quello agricolo.

"Nonostante l'enormità - conclude Rossi - si tratta a ben vedere solo della punta di un iceberg che resta sommerso e invisibile. Questa piaga dimostra che il sistema piuttosto che evolvere verso il meglio, procede verso il basso e il minor costo, con evidenti danni per tutti".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Spettacolo suggestivo la danza dei fiocchi arrivata d'improvviso dopo un inverno che ha lasciato a desiderare per operatori e appassionati dello sci
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Qui Ambiente

Ultimi articoli Vedi tutti

Monitor Consiglio

Attualità

Cronaca

Cronaca