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Le piste ciclabili e le aree pedonali in Italia

Le piste ciclabili più estese si trovano nelle città dell'Emilia-Romagna e nelle grandi metropoli. Le aree pedonali più estese a Milano e Torino.



FIRENZE — Parlare di sostenibilità della mobilità nelle città, in primo luogo significa organizzare e regolare, in modo razionale gli spazi ad essa destinati, possibilmente separando i percorsi delle diverse tipologie di mezzi impiegati (veicoli privati a motore, trasporto pubblico, biciclette, monopattini) e tutelando la mobilità pedonale, la forma più antica e salubre per spostarsi.

E’ necessario abbandonare definitivamente l’idea che le città debbano essere a misura d’auto, come è accaduto per decenni nel secolo scorso. Dagli anni sessanta del secolo scorso, l’auto è diventata il centro della nostra vita quotidiana – il modello culturale prevalente, sia quando era in movimento che per la sosta. Una immagine satellitare di quegli anni ci mostrerebbe una distesa di auto ferme o in movimento che occupavano tutti gli spazi disponibili. L’idea “forte” di quegli anni era che i mezzi di trasporto a motore su gomma incarnavano la “libertà” di muoversi senza vincoli permettendoci di raggiungere qualsiasi mèta.

Per quanto riguarda la mobilità dolce (ciclabile e pedonale) i dati ISTAT (al 2018) indicano che complessivamente nei 109 comuni capoluogo erano presenti 4.568 chilometri di piste ciclabili e meno di 8 kmq di aree pedonali. In termini di densità significa 23,4 km di piste ciclabili ogni 100 kmq di superficie territoriale e 42,7 metri quadrati ogni 100 abitanti.

Le maggiori estensioni di piste ciclabili si trovano nelle città dell'Emilia-Romagna (Reggio Emilia, Modena e Ferrara) e nelle metropoli (Roma, Milano e Torino); tuttavia questa "classifica" muta sensibilmente considerando invece la densità di piste ciclabili, cioè mettendo in relazione la loro estensione con la superficie del comune. In questo caso troviamo ai primi posti Padova, Brescia, Mantova e Torino.

Ovviamente questi numeri non ci dicono niente sulla "qualità" delle piste ciclabili esistenti, cioè se sono realizzate in una logica di rete funzionale, ben attrezzate (illuminazione) e manutenute, ovvero se si tratta di "pezzi" di piste ciclabili non interconnesse e senza garantirne il mantenimento in modo adeguato.

Milano di gran lunga al primo posto con 0,7 kmq, seguita da Torino, Napoli, Firenze, Roma e Palermo, distanti tutte le altre città. In termini di densità, però, cioè di superficie messa in relazione con la popolazione, svetta naturalmente Venezia, mentre fra le grandi città sopra indicate, la prima risulta Firenze.

Marco Talluri
© Riproduzione riservata


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