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Attualità mercoledì 22 maggio 2019 ore 17:50
Integratori alla curcuma, quattro casi di epatite
Si tratta di epatite colestatica riconducibile al consumo degli integratori. Dieci casi in Italia. Attivato il Centro Regionale di Farmacovigilanza
FIRENZE — L'Istituto Superiore di Sanità ha segnalato a livello nazionale dieci casi di epatite colestatica acuta, quattro dei quali si sono registrati in Toscana, tutti risolti con esito favorevole. Si tratta di una patologia infettiva e non contagiosa riconducibile, si legge in una nota della Regione, al consumo di integratori alimentari a base di curcuma.
Sul sito del ministero della Salute sono stati riportati i nomi dei prodotti e in alcuni casi anche i lotti implicati. Il ministero ha anche annunciato che sono in corso le necessarie verifiche delle autorità sanitarie.
Sul caso, si legge sul sito della Regione, è già al lavoro il Centro Regionale Toscano di Farmacovigilanza che sta approfondendo lo studio di questi casi, in stretta collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale Toscano per la Fitoterapia e con il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanità.
Allo stato attuale pare che i casi si siano verificati con prodotti di ditte differenti. Una delle ipotesi, dunque, è che questi possano essere stati realizzati con una materia prima comune contaminata con sostanze epatotossiche.
Il suggerimento è di sospendere il consumo degli integratori alla curcuma in attesa di chiarimenti.
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