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Attualità martedì 08 novembre 2016 ore 18:25

Quel buco nero dell'Alta Velocità fiorentina

In Consiglio regionale la relazione della Giunta sull'operazione da 1 miliardo e 600 milioni di euro. Ottimizzazione dei progetti? Non a tutti i costi



FIRENZE — Le infrastrutture dell'alta velocità fiorentina, tunnel ferroviario e stazione sotterranea, riapprodano in Consiglio regionale con una comunicazione della giunta finalizzata a fornire gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda, dopo lo stop delle Ferrovie ai progetti originari (nonostante che la costruzione della stazione progettata da Foster sia ampiamente avviata) e la presentazione ad ottobre di una proposta alternativa a Regione e Comune. 

A parlare in aula è stato l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli. Il quale ci ha tenuto a ribadire fin dall'inizio un concetto: la Regione è disposta a valutare un'ottimizzazione dei progetti ma non a rinunciare agli obiettivi di sempre: centralità della stazione di Santa Maria Novella, forte connessione di Firenze con il servizio dell’Alta velocità, miglior collegamento possibile tra servizi Av e trasporto regionale.

"Il documento presentato da Rfi il 18 ottobre scorso riporta innanzitutto un'indagine di gradimento effettuata nelle principali stazioni dell'alta velocità, rilevando una potenziale riduzione di viaggiatori con la nuova stazione Belfiore - ha spiegato l'assessore - nonchè la preferenza dei viaggiatori per il mantenimento dei servizi Av su Santa Maria Novella e Campo di Marte e la previsione di un costo di gestione della nuova stazione Foster di 6 milioni di euro l’anno". 

Troppi, secondo Rfi: di qui la sua proposta di fermare la costruzione della stazione Foster, realizzare comunque il tunnel, potenziare la stazione di Santa Maria Novella, riorganizzare il traffico sui binari del nodo fiorentino con nuove tecnologie che diminuirebbero i tempi di transito dei convogli.

L’assessore  ha ricordato gli interventi realizzati negli ultimi dieci anni sul nodo ferroviario di Firenze e quelli già in progetto: un binario in più tra Santa Maria Novella e Rifredi, due binari in più tra Rifredi e Statuto entro il 2018 e la previsione di ulteriori 70 milioni di euro per la realizzazione dell’apparato centrale computerizzato-multistazione.

Ceccarelli ha ricordato anche che fase progettuale e avvio della realizzazione della stazione Foster e gli interventi collegati sono già in corso d’opera. 

“Ai circa 700milioni di euro di somme appaltate - ha detto l'assessore - vanno aggiunte le spese di progettazione, direzione e collaudo dei lavori, gli espropri, gli ulteriori interventi ferroviari connessi e in parte già realizzati, gli interventi di messa in sicurezza delle aree interessate, quelli per il miglioramento della viabilità cittadina. Si arriva ad un valore complessivo degli interventi, pari a circa un miliardo e 600milioni di euro”. 

"Un’operazione che ha pesato sullo sviluppo della città e della Regione negli ultimi 20-25 anni - ha sottolineato Ceccarelli - La stazione Belfiore è in corso di realizzazione e costituisce il più grande cantiere cittadino. Le ottimizzazioni progettuali sono un ragionamento plausibile ma non a tutti i costi. La priorità assoluta, per la Regione, è superare i problemi del trasporto ferroviario regionale nel nodo fiorentino”.

"Sulle eventuali varianti progettate da Rfi la Regione e gli enti locali devono verificare in modo approfondito l’iter procedurale per l’approvazione - ha concluso Ceccarelli - La Regione ha convocato per i prossimi giorni un nuovo incontro tra i sindaci dell’area metropolitana e non solo. Dobbiamo metterci nelle condizioni di arrivare ad un orientamento fortemente motivato a tutela degli interessi della collettività e di nessun altro".

Il Consiglio regionale ha poi approvato una risoluzione presentata dal gruppo del Pd che conferma come priorità per risolvere la questione della Tav a Firenze la centralità di Santa Maria Novella per il trasporto regionale, la connessione di Firenze con l’Av, collegamento efficiente tra servizi Av e trasporto regionale e certezza sui tempi di realizzazione. Approvata all’unanimità anche la risoluzione presentata da Sì Toscana a sinistra che chiede il ripristino della sala d’attesa per i clienti del servizio regionale a Santa Maria Novella.


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