Attualità mercoledì 08 aprile 2020 ore 18:25
SONDAGGIO - Covid, cosa pensano i toscani delle misure di Governo, Regione e Comuni
In esclusiva per QUInews ToscanaMedia, il sondaggio di Demopolis sulla fiducia dei toscani nella sanità, nel Governo, nella Regione, nei sindaci
FIRENZE — L'epidemia di coronavirus ha generato una dimensione di preoccupazione e disorientamento che emerge con chiarezza nell'85 per cento dei toscani intervistati nel sondaggio dell’Istituto Demopolis di Pietro Vento per le testate QUInews ToscanaMedia su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente sul territorio regionale. “I cittadini manifestano apprensione per la diffusione del contagio ma cominciano anche, con timore, a cercare di capire che cosa accadrà nei prossimi mesi, sul piano economico e sociale” spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento.
La fonte di ansia principale è la salute: nelle risultanze del sondaggio Demopolis, il 71% dei cittadini teme di ammalarsi di Covid-19 ed il 67% è in allarme per le conseguenze dell’emergenza Coronavirus per l’economia. Solo 4 intervistati su dieci temono per la tenuta del sistema sanitario toscano.
Per quanto riguarda le scelte istituzionali per contrastare l’emergenza Covid-19, nel complesso il giudizio dei toscani è positivo.
Il 68% ha apprezzato i provvedimenti del governo Conte.
Il 61% degli intervistati valuta con favore anche i provvedimenti adottati dalla Regione Toscana e il 63% quelli messi in atto dai sindaci.
Valutazione complessivamente positiva ma con livelli di soddisfazione differenti per le strutture del Servizio sanitario regionale.
In una simbolica pagella scolastica, gli ospedali toscani sono promossi pienamente dai cittadini (3 su 4), con un voto superiore al 7 per il 51% degli intervistati ed una piena sufficienza per il 24%. Soltanto il 15% ha definito insufficienti i presidi ospedalieri.
Più critica la valutazione dei distretti sanitari e delle strutture di medicina territoriale in Toscana. Il 32% degli intervistati li valuta con un voto superiore al 7, un altro 28% li promuove con la sufficienza e il 29% esprime una valutazione negativa.
Toscani soddisfatti anche del rapporto con il medico di famiglia: il 68% lo giudica positivamente, solo il 20 per cento è critico.
Molto apprezzato, in Toscana, si rivela in ruolo del volontariato: il 90% degli intervistati ne riconosce l’importanza, soprattutto in un periodo di assoluta emergenza come questo. Pochi mesi fa, in un altro sondaggio, solo 6 intervistati su 10 avevano dato la stessa risposta.
Non si fanno illusioni, i toscani, sulla fine dell’emergenza: solo il 14% prevede che avverrà già nel mese di giugno. Il 22% ritiene che avverrà nel corso dell'estate, il 23% teme che non ne usciremo prima dell'autunno o della fine dell’anno. Ma un quarto dei toscani pensa che ci vorrà ancora più tempo per tornare alla normalità.
Nell’attesa, i toscani si aggiornano molto più del solito. È cresciuta l’informazione in Rete ma anche quella tradizionale: più della metà degli intervistati dichiara di essersi informata più del solito sui quotidiani online, il 48% attraverso la Tv. Un quarto ha aumentato la fruizione dei social per obiettivi di informazione.
Nel corso del 2020 i toscani saranno chiamati al voto per le elezioni regionali. Il sondaggio rivela che, per ora, l'emergenza coronavirus non sta influendo sull'orientamento politico: il 75% degli intervistati ha dichiarato che di non aver cambiato l'intenzione di voto.
Il sondaggio è stata condotto dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dal 3 al 7 aprile 2020 con metodologia integrati cawi-cati, per QUInews-Toscana Media Channel su un campione stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Toscana.
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