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​Sono 56 in Toscana le aziende a rischio incidente chimico - MAPPE

I dati degli impianti soggetti alla normativa Seveso in Toscana, le tipologie produttive più numerose, lo stoccaggio di gpl e stabilimenti chimici



FIRENZE — In Toscana sono presenti 56 dei 981 stabilimenti - per la tipologia produttiva e le sostanze detenute - che in tutta Italia sono soggetti alla Direttiva “Seveso”. La normativa europea, recepita da quella italiana, nata appunto in seguito al catastrofico incidente avvenuto nel paese lombardo di Seveso nel 1976. Normativa poi via via aggiornata tenendo conto di altri episodi analoghi avvenuti a Bhopal (1984),Enschede (1988),e Tolosa (2001) con l’intento di prevenire simili incidenti.

Recentemente il Ministero della Transizione Ecologica, ISPRA e ANCI hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per rendere liberamente consultabili su web le informazioni aggiornate destinate al pubblico inviate con la notifica dai gestori di questi stabilimenti. Nella sezione pubblica dell’apposito sito sono disponibili le informazioni sui singoli stabilimenti riguardanti: ragione sociale e ubicazione dello stabilimento; informazioni generali sua utorizzazioni/certificazioni e stato dei controlli a cui è soggetto lo stabilimento; descrizione dell’ambiente/territorio circostante lo stabilimento; descrizione sintetica dello stabilimento e riepilogo sostanze pericolose; informazioni sugli scenari incidentali con impatto all’esterno dello stabilimento.

Si tratta di un importante passo avanti nella direzione dell’applicazione della normativa volta ad assicurare una corretta informazione al pubblico, anche se le informazioni fornite possono essere senz’altro migliorate. Ad esempio sarebbe utile mettere a disposizione dei cittadini una mappa con l’ indicazione del “raggio di rischio”, in caso di incidente, che con immediatezza farebbe capire le potenziali situazioni. 

I cittadini devono essere in grado di sapere quali comportamenti devono tenere in caso di incidente, in relazione alla distanza in cui le loro abitazioni, luoghi di lavoro si trovano rispetto allo stabilimento “Seveso”, ed al tipo di attività svolta in quell’impianto. 

Le province toscane dove sono presenti un maggior numero di impianti soggetti alla normativa Seveso sono Livorno (13) e Firenze (11), le tipologie produttive più numerose lo stoccaggio di gpl (14) e stabilimenti chimici (11).

Allo stesso tempo è importante che gli organi di controllo mettano a disposizione le informazioni sugli esiti delle attività di verifica svolte periodicamente, sull’effettiva applicazione da parte delle aziende di adeguati comportamenti. E’ il caso di Arpat Toscana che ogni anno nel suo Annuario dei dati ambientali pubblica una sezione dedicata appunto a questa tipologia di aziende, con gli esiti dei controlli svolti.

Leggi anche https://ambientenonsolo.com

Marco Talluri
© Riproduzione riservata


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