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Attualità venerdì 30 dicembre 2022 ore 19:00

Via ai test Covid in aeroporto per chi proviene dalla Cina

Il presidente Giani, al centro, durante il sopralluogo
Il presidente Giani, al centro, durante il sopralluogo

Sopralluogo del presidente della Regione Giani alla postazione fissa allestita nello scalo fiorentino. Screening al via anche a Pisa



FIRENZE — Via già da oggi alle postazioni per effettuare tamponi anti Covid a chi arriva in volo con scalo dalla Cina negli aeroporti toscani di Firenze e di Pisa. Allo scalo fiorentino Vespucci stamani si è recato in sopralluogo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che subito nella giornata di ieri aveva dato disposizioni per allestire il servizio. 

In Toscana non arrivano voli diretti dalla Cina: la Regione ha però deciso di controllare anche chi vi giungesse con scalo. Oggi non si è presentato alcun caso di questo tipo: a Pisa stamani sono atterrati, provenienti da Dubai, 10 persone di origine cinese ma che risiedono in Italia e non erano stati in Cina. A Firenze ne sono attese 4 via Francoforte domani.

A Firenze la postazione fissa si trova davanti al terminal lato tramvia, e conta sul supporto della Protezione Civile e Rami, la rete degli ambulatori della Misericordia, mentre a Pisa i tamponi saranno effettuati in locali vicini all’Usmaf, l’ufficio di sanità marittima, aerea e frontaliera.

“Stamani ho firmato l’ordinanza per dare disposizione attuativa a quello che è l’indirizzo da parte del ministro della salute - ha dichiarato il presidente Giani -. Deve essere un tampone obbligatorio perché vogliamo prevenire e capire e per noi questo diventa anche un modo per sequenziare l’evoluzione e verificare quindi la tipologia di virus in coloro che arrivano dalla Cina”.

Al sopralluogo di Firenze, insieme con il presidente Giani erano presenti per la Asl Centro i direttori sanitario Emanuele Gori ed amministrativo Lorenzo Pescini, oltre a Gianni Nardone del dipartimento di prevenzione.

I passeggeri in arrivo dalla Cina saranno sottoposti a tamponi rapidi; chi risultasse positivo sarà sottoposto anche a tampone molecolare e, nel caso di conferma, ad isolamento fiduciario da cui potrà uscire, a differenza della norma generale, solo dopo un tampone molecolare negativo. Fondamentale, nel tracciamento di chi arrivasse in Toscana dalla Cina con uno o più scali, sarà la collaborazione delle compagnie aeree.

“C’è chi dice - ha sottolineato Giani durante le operazioni di allestimento - che si sarebbe potuto prevedere un tampone facoltativo, giusto a fini statistici e informativi. E invece no, deve essere obbligatorio: ci siamo già passati una volta e vogliamo stavolta prevenire, prevenire e capire. La preoccupazione infatti è che dall’Omicron 5, variante che in Toscana e in Italia, dove la gran parte della popolazione è vaccinata, si riesce a contrastare con una presenza in ospedale assolutamente gestibile (oggi poco più di 400 persone) si passi velocemente a Gryphon che in Cina, pur nell’assenza di informazioni sanitarie dettagliate, sappiamo che sta crescendo. E si tratta di una variante diversa e più aggressiva".


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