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Attualità mercoledì 22 maggio 2024 ore 18:30

Sorpresa, riappare una farfalla creduta scomparsa

La scoperta durante un'escursione. Si tratta di una specie protetta che da decenni non veniva osservata nei dintorni del capoluogo



FIRENZE — Da decenni sembrava scomparsa dai dintorni del capoluogo toscano e invece nei prati fiorentini continua a volare la Zerynthia cassandra, una farfalla protetta a livello europeo, che dopo molto tempo è stata nuovamente osservata nel Parco Fluviale del Mugnone.

La scoperta è avvenuta lo scorso 29 Aprile durante un’attività di ricerca sulla biodiversità coordinata dall’Università di Firenze, che ha coinvolto circa 70 volontari tra studenti del corso di laurea in Scienze Naturali e dipendenti dell'azienda tecnologica Baker Hughes. È stata proprio una dipendente dell’azienda a individuare l'esemplare durante l'escursione battezzata Bioblitz organizzata nell'ambito del progetto URBeauty.

L'obiettivo del progetto, sottolinea il ricercatore Leonardo Dapporto, è quello di  "Individuare quali elementi di biodiversità siano andati perduti nell'area urbana e peri-urbana di Firenze. Facendo riferimento alle collezioni conservate nel Museo di Storia Naturale La Specola – spiega – operiamo un confronto tra le farfalle presenti a Firenze cento anni fa con quelle che rinveniamo nelle nostre attività di citizen science, coinvolgendo gli stessi cittadini ‘sul campo’ nell’identificazione degli esemplari. Siamo rimasti molto sorpresi della presenza di Zerynthia cassandra, nonostante gli importanti cambiamenti determinati dall’urbanizzazione cittadina e dagli interventi sugli argini fluviali”.

“La presenza di questo insetto – aggiunge – potrebbe significare un deterioramento dell’ecosistema nell’ultimo secolo meno significativo di quello che avevamo previsto all’inizio del progetto. Adesso possiamo studiare le specificità dell’habitat in cui questo lepidottero vive e attivarci per proteggerlo”.

Le iniziative del progetto URBeauty analizzano anche l’incidenza del fattore estetico sugli interventi di conservazione di determinate specie, in particolare le farfalle. “Ogni lepidottero gioca un ruolo importante nel mantenimento della biodiversità – conclude Dapporto – e sarebbe un errore privilegiare una specie solo perché è esteticamente più bella. Inoltre, abbiamo notato come negli interventi di salvaguardia di specie a rischio esistano ‘discriminazioni’: a differenza di quello che avviene per molti vertebrati, soprattutto mammiferi, non sono stati ancora predisposti adeguati progetti di tutela degli insetti”.


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