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Lavoro martedì 10 giugno 2025 ore 08:15
Tavolo regionale per salvare il panno del Casentino

Alla riunione sono stati analizzati problemi ed opportunità di collocazione sul mercato del prestigioso tessuto che porta la Toscana nel mondo
FIRENZE — Un tavolo regionale per salvare il panno del Casentino, prestigioso tessuto che porta la Toscana nel mondo vestendo, tra gli altri nel tempo, persino Re Carlo III d'Inghilterra. Attivato dalla Regione all'indomani della chiusura della vertenza, l'organismo si è riunito ieri a Firenze, nella sede della presidenza della giunta regionale a palazzo Strozzi Sacrati, concentrando energie sul profilo industriale dell’attività alle prese con problemi e opportunità per la collocazione del prodotto sul mercato.
Tra le novità più importanti registrate al tavolo - convocato come di consueto da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico, Leonardo Marras - la partecipazione di tutte le imprese coinvolte nella filiera della produzione.
Tra le istituzioni era presente il Comune di Pratovecchio e Soci, mentre il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli era collegato da remoto. Presenti anche le organizzazioni sindacali e appunto le diverse imprese: Manifattura del Casentino naturalmente ma anche Tacs, Tessilnova e Bellandi Spa.
“Dobbiamo salvare il panno del Casentino – rimarca Fabiani -, ci sono idee e straordinarie potenzialità. Come Regione siamo pronti a supportare il progetto e siamo convinti che anche il territorio sarà della partita, sia con i comuni del Casentino sia con altre imprese”.
Al centro dell’attenzione lo stato dell’azienda e il legame profondo fra questa produzione e il Casentino: “Per la prima volta - ha sottolineato - tutte le aziende presenti si sono rese disponibili a unirsi in nome della salvezza del panno, con l’importante contributo di Fratelli Bellandi Spa, l’azienda che al tempo aiutò a chiudere la vertenza rilevando l’immobile e mettendo in sicurezza la produzione in quella fase".
"Bellandi ha coinvolto l’Università di Firenze - dà conto Fabiani - per un supporto scientifico al progetto di rilancio dell’attività, la Regione, per parte sua, ha messo in campo tutti gli strumenti che potrebbero servire a sostenere il progetto. Non nascondiamo le difficoltà ed è bene chiarire che quello che stiamo facendo è un tentativo; si tratta di una lavoro che deve ancora affinarsi, ci saranno approfondimenti di natura tecnica, le imprese chiamate a mettere a punto un vero e proprio progetto dovranno incontrarsi. Oggi inizia un importante lavoro di squadra e che questa piattaforma è aperta al contributo di tutti, anche di altre realtà produttive che potrebbero essere interessate”.
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