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Lavoro venerdì 13 novembre 2015 ore 10:47

Al Vespucci i lavoratori sono in agitazione

Toscana Aeroporti ha deciso di mettere a gara il servizio di stivaggio bagagli. Infuriati i sindacati: "Avevano promesso 2000 nuovi posti di lavoro"



FIRENZE — Toscana Aeroporti ha comunicato ieri alle rappresentanze sindacali di voler aprire un bando di gara europeo per affidare al vincitore il servizio di stivaggio bagagli all'aeroporto di Firenze.

Una decisione che ha scatenato le proteste dei sindacati - Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl Trasporti - che hanno preso carta e penna e scritto al presidente di Toscana Aeroporti.

“Caro presidente Carrai - si legge in una nota -, ci avevamo sperato che le vostre promesse non fossero vane, che davvero avreste creato 2000 nuovi posti di lavoro a Firenze con la nascita di Toscana Aeroporti, e voi non solo lo avete scritto nei vostri manifesti appesi per la città ma anche annunciato in tutte le iniziative pubbliche, l’ultima il 27 ottobre in piazza della Repubblica a Firenze alla presenza anche del sindaco e dell’assessore regionale ai trasporti”.

Dito puntato contro l'affidamento del servizio a una società esterna. "Con buona pace - scrivono - di quei lavoratori che ci lavorano e di quei precari che al termine della stagione estiva non hanno visto rinnovato il contratto a tempo determinato”.

“Come possiamo convenire con tali scelte - prosegue la nota - quando tutti i mesi l’azienda dichiara record di passeggeri rispetto all’anno precedente e si punta ad arrivare a 2,4 milioni di passeggeri alla fine del 2015, quando oggi in azienda si fanno 1800 ore di straordinario al mese, invece di stabilizzare i precari e passare lavoratori da part-time a full-time?”. 

“Il paradosso è che alla nostra richiesta di stabilizzare precari e creare nuovi posti di lavoro, anche attraverso gli strumenti legislativi previsti dal governo, l’azienda ha detto sempre di NO, e si preferisce esternalizzare l’attività. In conclusione - tuonano i lavoratori -, caro presidente, delle 2000 assunzioni che avete dichiarato non se ne vede traccia, e lo stato di agitazione, l’apertura delle procedure di raffreddamento sono solo le prime iniziative di contrasto a questa iniziativa aziendale”


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