Monitor Consiglio venerdì 25 luglio 2025 ore 15:11 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Toscana Aeroporti si sottrae al confronto con la Regione

“Tutti i nostri timori si sono realizzati. Toscana Aeroporti si sottrae al confronto: la Regione deve riprendere il controllo pubblico”
FIRENZE — “Tutti i nostri timori per i lavoratori e per i servizi aeroportuali si sono purtroppo realizzati. Avevamo previsto che la frammentazione societaria e la rinuncia al controllo pubblico da parte della Regione Toscana avrebbero aperto la strada a peggioramenti nelle condizioni di lavoro. Oggi ne abbiamo la conferma: contratti differenziati per mansioni identiche, investimenti assenti, attrezzature obsolete e, soprattutto, la totale indisponibilità di Toscana Aeroporti al confronto istituzionale”.
A intervenire è Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, a margine della risposta dell’Assessora Alessandra Nardini all’interrogazione M5S sul sistema aeroportuale toscano.
“Il fatto che un soggetto privato, che beneficia di dividendi milionari e di un traffico passeggeri in forte aumento, rifiuti oggi persino di presentarsi a un tavolo convocato dalla Regione è inaccettabile. È la dimostrazione che i servizi pubblici strategici non possono essere lasciati in mano esclusiva al mercato. Il profitto viene prima di tutto, mentre i diritti dei lavoratori vengono sistematicamente sacrificati”.
“Questa situazione è figlia della scelta politica, compiuta negli anni passati, di cedere la maggioranza pubblica in Toscana Aeroporti - continua Galletti - Oggi la Regione si trova con una quota residuale del 5%, senza reali strumenti per intervenire. È arrivato il momento di ripensare il modello di gestione del sistema aeroportuale, a partire dal recupero di un controllo pubblico efficace”.
“Non possiamo accettare che in Toscana si sviluppi un sistema aeroportuale che produce utili per pochi e precarietà per molti. La Giunta utilizzi tutti gli strumenti a sua disposizione, anche politici, per invertire questa rotta. Questa vicenda - conclude Galletti - sia un monito per il futuro: ogni volta che si rinuncia al pubblico, a perderci sono i lavoratori e i cittadini”.
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