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Toscana, eccellente per la balneazione - MAPPE
Quasi 600 km di coste balneabili sono controllate da ARPAT. I dati mostrano una situazione ottima, solo qualche criticità alle foci dei corsi d’acqua.
FIRENZE — La stagione estiva è ormai definitivamente alle porte, le restrizioni agli spostamenti per la pandemia vengono progressivamente allentate, e in molti si apprestano a passare le proprie vacanze al mare, e la qualità delle acque di balneazione costituisce una risorsa importante per il turismo della nostra regione.
In base alla normativa europea, la qualità delle acque di balneazione – per la tutela della salute delle persone - è valutata sulla base esclusivamente di parametri che riflettono la presenza nelle acque di micro organismi (escherichia coli ed enterococchi intestinali) presenti nelle feci umane ed animali.
I controlli sono affidati all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ARPAT, che da maggio a settembre controlla mensilmente i circa seicento chilometri di acque balneabili presenti in Toscana, suddivisi in 268 aree. I risultati delle analisi di laboratorio dopo 24h dal prelievo sono pubblicate sul sito Web dell’Agenzia. Qualora siano superati i limiti di legge il Sindaco è tenuto ad emettere una ordinanza di “divieto di balneazione”.
Dai controlli effettuati nel 2020, risulta che 245 aree (pari a 570,1 km) non hanno registrato alcun superamento dei limiti di legge, mentre in 30 aree (pari a 30,7 km) si è verificato durante la stagione almeno un superamento, e quindi i conseguenti divieti di balneazione.
Delle 30 aree interessate dai superamenti, 9 si trovano in provincia di Massa-Carrara (su 17 complessive), 3 su 21 in quella di Lucca, 2 su 13 nel pisano, 12 su 87 sulla costa livornese, 6 su 68 nel grossetano e nessun caso nelle isole.
I casi di inquinamento si sono verificati quando i campionamenti sono stati effettuati nei giorni seguenti di episodi di precipitazioni piovose intense. Infatti, in questi casi, si riversa in mare un apporto di carichi inquinanti veicolati dai corsi d’acqua che sfociano lungo la costa toscana che evidenziano problematiche non risolte e ben note da tempo. E’ necessario intervenire sulla causa di queste situazioni con un’azione decisa e pianificata che richiede investimenti importanti e comporti:
A conclusione di ogni stagione balneare vengono esaminati i risultati degli ultimi 4 anni, per stabilire la “classificazione” delle varie aree, secondo 4 classi: “Eccellente”, “Buona”, “Sufficiente”, “Scarsa”.
Per quanto riguarda il 2020, 271 aree (pari a 589,9 km) sono state classificate nella classe più elevata, 2 in quella buona e 2 in quella sufficiente.
Vedi anche https://ambientenonsolo.com
Marco Talluri
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