Lavoro martedì 22 ottobre 2024 ore 11:03
Sulla logistica i tentacoli del caporalato
Tra facchini e corrieri aumenta l'illegalità con sempre più numerosi casi di sfruttamento. Presidio di protesta, in Toscana ci sono 50mila addetti
FIRENZE — Sulla logistica toscana i tentacoli del caporalato, con illegalità e fenomeni di sfruttamento che crescono di numero fra i 50mila addetti del settore in Toscana: è quanto denunciato dalla Filt Cgil regionale, e i lavoratori del settore ieri mattina hanno dato vita a un presidio di protesta davanti alla prefettura di Firenze. Lente d'ingrandimento sui cambi d'appalto, 40 in Toscana nel 2024, in occasione dei quali secondo il sindacato "si perdono pezzi di salario e diritti".
“La situazione è grave e inaccettabile, preoccupante disagio mostrato da lavoratori e lavoratrici tra corrieri e facchini. Occorre internalizzare il lavoro per migliorarne le condizioni e combattere le irregolarità”, è il parere degli esponenti di Filt Cgil.
Il presidio è stato l'occasione per denunciare il fenomeno portandolo all'attenzione istituzionale soprattutto per quanto riguarda "le condizioni di lavoro precarie e lo sfruttamento nel settore".
In Toscana la logistica occupa circa 50mila addetti, ma non è semplice fare una stima esatta "per via della volatilità delle aziende", spiega il sindacato in una nota. Mediamente le ditte che operano nel settore hanno 7 dipendenti e vita media di 6 anni.
Nel 2024 sono stati registrati più di 40 cambi di appalto in Toscana, "con gravi conseguenze per i lavoratori, soprattutto nelle realtà meno sindacalizzate, tra cui perdita di salario, diritti, quote Tfr e contributi; in molte aziende che operano nella logistica, soprattutto in quelle operanti in appalti assegnati al massimo ribasso, si registra una tendenza che porta a massimizzare i profitti tagliando sugli investimenti, compresi quelli legati alla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici".
"La Filt Cgil, per dare futuro più giusto e dignitoso per i lavoratori della logistica e migliorare il servizio, ribadisce la necessità di: internalizzare il lavoro, superando il sistema degli appalti, per garantire condizioni di lavoro dignitoso, eliminare l’illegalità e contrastare tutte quelle irregolarità sempre più diffuse nel settore". Ancora: "Rafforzare i controlli per combattere sfruttamento e caporalato; promuovere la contrattazione collettiva ed il rispetto degli accordi come strumento di tutela dei diritti".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI