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Attualità sabato 14 novembre 2020 ore 11:28

"Toscana vicina al picco a dispetto della zona rossa"

Il report diffuso dall'Agenzia regionale per la Sanità opera un confronto tra i dati toscani e le altre regioni davanti all'ingresso in zona rossa



FIRENZE — Nella settimana in cui la Toscana passa dall'arancione al rosso, l'Agenzia regionale per la Sanità diffonde un report sui nuovi dati, con un raffronto tra l'andamento dell'epidemia in Toscana rispetto alle altre regioni.

"Le curve dei casi e dei ricoverati generali sembrano essere vicino ad avere trovato il momento di picco" è quanto sostiene il gruppo tecnico che ha curato il report e composto da Voller, Bartolacci, Profili e Santini.

"È prevedibile - recitano le conclusioni del report - che dovremo aspettare ancora 15 giorni per osservare la curve appiattirsi e, se le misure di maggiore restrizione recentemente attivate avranno il loro effetto, avviarsi ad una lenta discesa". "Rimaniamo però un po’ imbarazzati da un sistema di monitoraggio nazionale che non dà il tempo di verificare se le misure messe in atto sortiscono degli effetti: come nel caso della Toscana, passata da zona gialla a zona arancione e poi rossa nel giro di una settimana".

"È assolutamente positivo che il sistema di testing composto da tamponi molecolari e test antigenici si avvii decisamente verso i 20.000 tamponi quotidiani, anche in ragione del numero sempre più crescente di tamponi che andranno destinati a persone già positive per il controllo della loro eventuale negativizzazione. Su questo aspetto la Toscana eccelle davvero rispetto alle altre regioni. Il sistema territoriale, entrato in forte difficoltà con il tracciamento da inizio Ottobre, non lo ha comunque abbandonato e, attraverso il potenziamento delle tre centrali voluto dalla Regione Toscana, si può ancora riprendere il controllo della situazione, soprattutto quando la numerosità dei casi tornerà a scendere. Sottolineiamo questo elemento perché il controllo della diffusione dell’epidemia, oltre che dai comportamenti individuali, passa attraverso la quarantena dei contatti dei casi".

Si legge inoltre "Il dato dei deceduti, che è destinato a crescere ancora con una latenza di 15 giorni rispetto all’emersione dei casi, è quello che deve maggiormente sensibilizzare la popolazione ad adottare comportamenti di distanziamento, di utilizzo delle mascherine e di igiene delle mani, che deve essere frequente e sistematico, al di là delle misure di forte restrizione che da domani verranno messe in atto".

Il confronto con le altre regioni.

"Per quanto riguarda  i confronti tra le varie regioni, - si legge nel report - la posizione rimane sostanzialmente la stessa per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione: nella seconda ondata la Toscana si posiziona al 10° posto (era all’11° posto nella prima ondata). Per molte regioni questa seconda ondata ha un impatto sugli ospedali notevolmente maggiore rispetto a quella di Marzo-Maggio: si tratta in pratica di tutte quelle zone d’Italia che furono in qualche modo protette dal lockdown nazionale di Marzo. Ad eccezione di Umbria, Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania, la situazione dei posti letto occupati in terapia intensiva sembra invece al momento migliore di quella raggiunta durante i giorni di picco nel periodo Marzo-Maggio 2020. La Toscana ha al momento 260 ricoverati in terapia intensiva, rispetto ai 297 del picco raggiunto a Marzo".

Ricoveati Covid19 prevalenti per 100mila abitanti. Confronto tra picco marzo-maggio e situazione attuale. Regioni.

Ricoverati Covid19 in Terapia intensiva prevalenti per 100mila abitanti. Confronto tra picco marzo-maggio 2020 e situazione attuale. Regioni.

"L’impatto di questa seconda ondata sulla mortalità è al momento decisamente minore. Rispetto a Marzo-Maggio 2020, mediamente in Italia si è passati da 4 a 1,3 deceduti settimanali per 100mila abitanti. La diminuzione è dovuta al forte abbassamento della mortalità nelle regioni maggiormente colpite inizialmente (nord Italia, oltre a Marche ed Emilia-Romagna). In questa seconda fase le differenze tra le regioni sono meno nette. Ad eccezione della Valle d’Aosta e della Liguria, le regioni si trovano al momento su valori medi simili, se rapportati alla propria popolazione. La Toscana era in 12° posizione per mortalità durante la prima ondata, mentre da settembre a oggi è al 7° posto, con circa 1,5 decessi settimanali ogni 100mila abitanti, contro i 2 per 100mila di marzo-maggio. Sappiamo che la mortalità segue l’andamento dei nuovi positivi con un ritardo di almeno due settimane e, infatti, negli ultimi giorni abbiamo visto aumentare il numero di deceduti sia in Italia che in Toscana. Ad oggi i deceduti Covid19 in Toscana sono poco meno di 1.800 (circa il 2,4% del totale delle persone positive emerse nel corso di tutta l’epidemia) e nell’ultima settimana abbiamo avuto circa 38 deceduti giornalieri, valori che nella prima ondata avevamo raggiunto raramente".

Deceduti Covid19 per 100mila abitanti. Confronto marzo-maggio 2020 vs settembre-novembre 2020. Regioni.


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