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Attualità venerdì 13 novembre 2020 ore 22:42

Indice Rt a 1.8 e la Toscana è precipitata in zona rossa

medici con la mascherina - foto di repertorio
medici con la mascherina - foto di repertorio

E' il più alto in Italia nel nuovo rapporto dell'Istituto superiore di sanità. Picco di incidenza di casi: 648 ogni 100mila abitanti



ROMA — Il Ministero della salute ha reso noto l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento dell'epidemia di Covid dal 2 all'8 Novembre 2020, con alcuni dati aggiornati a mercoledì 11. Quei dati che assegnano alla Toscana l'indice Rt di trasmissione del contagio a 1,8, il più alto d'Italia, e la fanno precipitare in zona rossa a partire da domenica, quattro giorni dopo essere passata dalla zona gialla alla zona arancione (vedi qui sotto gli articoli collegati). Nel grafico qui sotto la curva dell'epidemia in Toscana con l'evidente impennata corrispondente alla seconda ondata del contagio.

Nel rapporto si legge che l’epidemia, in Italia, seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle restrizioni introdotte nelle regioni. "Tale andamento andrà confermato nelle prossime settimane" dicono i ricercatori dell'Iss.

Nella settimana di monitoraggio, tutte le Regioni/PA sono classificate a rischio alto di epidemia sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. 

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito dai 1.939 del primo Novembre ai 3.081 del'11 Novembre mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato, negli stessi giorni, da 18.902 a 29.444.

Questa settimana si osserva un ulteriore, forte incremento dei casi di contagio che portano l’incidenza della malattia negli ultimi 14 giorni a 648 positivi ogni 100mila abitanti  nel periodo compreso fra il 26 ottobre e l'8 Novembre. La settimana precedente l'incidenza era molto inferiore: 523 positivi ogni 100.000 abitanti. 

L’aumento di persone che hanno contratto l'infezione è diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente.

Nel periodo 22 ottobre - 4 novembre 2020, l’indice di trasmissibilità del contagio Rt, calcolato sui casi sintomatici, è stato pari a 1,43, in calo rispetto al 1,7 della settimana prima (il valore limite è 1, ovvero un contagiato che trasmette la malattia solo a un'altra persona). Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni. In Toscana l'indice Rt è pari 1.8 (la settimana scorsa era 1.53).

Ecco gli indici rt aggiornati, con l'incidenza dei casi di Covid, in tutte le regioni:

Toscana - Rt 1,81 (settimana precedente: 1.53), incidenza 241 x 100mila abitanti (settimana precedente: 228,76x100.000)

Abruzzo - Rt 1,35, incidenza 294,31 positivi ogni 100mila abitanti

Basilicata - Rt 1,63, incidenza 220 x 100mila abitanti

Calabria - Rt 1,3, incidenza 109 x 100mila abitanti

Campania - Rt 1,58, incidenza 355,47 x 100mila abitanti

Emilia Romagna - Rt 1,4, incidenza 270 x 100mila abitanti

Friuli Venezia Giulia - Rt 1,47, incidenza 249,64 x 100mila bitanti

Lazio - Rt 1,04, incidenza 224 x 100mila abitanti

Liguria - Rt 1,2, incidenza 422 x 100mila abitanti

Lombardia - Rt 1,61, incidenza 570,74 x 100mila abitanti

Marche - Rt 1,35, incidenza 206,73 x 100mila abitanti

Molise - Rt 1,32, incidenza 195,52 x 100mila abitanti

Provincia autonoma di Bolzano - Rt 1,55, incidenza 704 x 100mila abitanti

Provincia autonoma di Trento - Rt 1,32, incidenza 306 x 100mila abitanti

Piemonte - Rt 1,37, incidenza 537 x 100mila abitanti

Puglia - Rt 1,45, incidenza 174,39 x 100mila abitanti

Sardegna - Rt 1, incidenza 56 x 100mila abitanti

Sicilia - Rt 1,18, incidenza 142,12 x 100mila abitanti

Umbria - Rt 1,43, incidenza 439 x 100mila abitanti

Valle d'Aosta, Rt 1,5, incidenza 624 x 100mila abitanti

Veneto, Rt 1,29, incidenza 408 x 100mila abitanti

Nel monitoraggio si segnala che sono state riportate molteplici allerte relative alle capacità  dei servizi sanitari territoriali di fronteggiare l'emergenza, in quasi tutte le Regioni, compresa la Toscana.

Nel complesso le regioni hanno dimostrato varie critcità nel riportare i dati regionali nel sistema di sorveglianza integrato, sia per tempestività che per completezza. Il dato epidemiologico analizzato è relativo alla settimana 2-8 novembre 2020 che, al momento, è il dato consolidato più recente disponibile. "Una ulteriore prova della generale criticità di resilienza diffusa su tutto il territorio nazionale e dovuta alla gravità della situazione epidemiologica" si legge nel rapporto dell'Iss.. 

Questa settimana si osserva un ulteriore calo nella percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento di contatti (16,7% contro il 19,5% la settimana precedente). In lieve calo anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (32,1% contro il 35,1% della settimana precedente). Aumentano invece i casi rilevati attraverso attività di screening (33,6% contro il 27,4% della settimana precedente). 

La percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico è alta, il 17,7%. 

Continua ad aumentare il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (87.202 questa settimana contro 74.967 della settimana precedente) che supera l’80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/PA. 

Conclusioni

"Si conferma che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. - spiegano i ricercatori dell'Iss - È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile".


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