Attualità domenica 04 aprile 2021 ore 19:55
Vaccinazioni senza sosta tra Pasqua e Pasquetta
Vanno avanti spedite le vaccinazioni in Toscana con somministrazioni no-stop nei centri vaccinali fino alle 22,30. In due giorni 30mila dosi inoculate
FIRENZE — La Toscana continua la rincorsa verso la vaccinazione di massa anti-Covid. Nella giornata di ieri si è arrivati a vaccinare giorno circa 20mila presone, venerdì si era toccato il record con quasi 50mila dosi in 24 ore, arrivando così alle ore 19 di oggi ad un totale di oltre 742mila vaccinazioni (dosi utilizzate totali), 526.838 vaccinati con la prima dose e 215.861 con il richiamo, la seconda dose.
Alcuni grandi centri vaccinali come quelli in funzione a Firenze, Pistoia, Livorno, Arezzo e Carrara resteranno aperti fino alle 22,30 in modo da accelerare sulle somministrazioni. Tra Pasqua e Pasquetta saranno circa 30mila i toscani vaccinati in più.
Da oggi, giorno di Pasqua, raddoppio dei turni nei centri vaccinali dell'Azienda Usl Toscana centro (a cui fanno capo Firenze, Prato e Pistoia) con somministrazioni no-stop: mattino, pomeriggio e sera con orario continuato dalle 7,30 alle 22,30. Dove? Interessati i centri Creaf di Prato, Mandela Forum di Firenze, 'La Galleria' di Empoli e 'La Cattedrale' di Pistoia che resteranno aperti quindici ore al giorno.
Dal giorno di Pasqua, "l'Azienda sanitaria prevede quindi un incremento dell'attività vaccinale con la somministrazione complessiva di 6.150 dosi giornaliere suddivise tra vaccino AstraZeneca e Moderna", spiega una nota della stessa Asl.
In particolare 1080 le vaccinazioni al giorno previste per l'ex Creaf di Prato, al centro vaccinale di Empoli (dove a breve è prevista l'apertura di un altro punto vaccinale), e a 'La Cattedrale' a Pistoia (altri 210 vaccini a Pescia). Mentre 2.700 quelle al Mandela a Firenze.
Al palazzetto Giannelli di Siena, oggi sono state somministrate circa 800 dosi AstraZeneca mentre al Palaffari di Arezzo sono state vaccinate oltre 800 persone.
AstraZeneca, si ricorda, è riservato a tutti i cittadini nati dal 1941 al 1951, forze armate e di polizia, personale scolastico e universitario, docente e non docente (purché in servizio).
Il vaccino Moderna è invece destinato alle persone con gravi patologie (oncologiche, autoimmuni e con immunodeficienze primitive, con malattie neurologiche, trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche), che sono state contattate direttamente dalla struttura sanitaria.
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